Camilla Mozzetti, Il Messaggero 8/6/2014, 8 giugno 2014
MATURITÀ, IL SALASSO PRIMA DELL’ESAME
LA PREPARAZIONE
ROMA Ripetizioni collettive, lezioni private, acquisto di Bignami e manuali di storia, letteratura, fisica, chimica. Saranno questi gli appuntamenti che accompagneranno i 459 mila maturandi negli ultimi dieci giorni prima dell’esame di Stato. Pochissimi, infatti, quelli che si sentono sicuri della propria preparazione, che hanno studiato con regolarità durante l’intero anno scolastico e che, per questo, dedicheranno lo stretto necessario all’allenamento pre-esame. Ma quanto costa la maturità alle famiglie italiane? Un salasso. Giacché più della metà dei maturandi è disposto a spendere tra i 500 e i 600 euro extra per superare l’esame di Stato.
IL CONTO
Quali allora le voci di questa spesa al rialzo? Si parte con le lezioni di recupero, una mano santa per quei docenti precari, disoccupati o pensionati che, proprio nel mese di giugno, faranno un po’ di affari – il più delle volte senza denunciare nulla al fisco – grazie alle lezioni private. Greco, matematica, italiano, fisica, storia e filosofia, le materie più gettonate e quelle nelle quali i maturandi 2014 hanno le maggiori difficoltà, non solo in vista delle prove scritte, ma soprattutto per l’esame orale, la prova più temuta da sette ragazzi su dieci.
I costi in questo caso variano dai 30 ai 35 euro l’ora. E a poco vale la crisi economica e le difficoltà delle famiglie nel tirare avanti, perché è meglio non rischiare; si tratta sempre del primo vero esame della vita. Sicché, al fianco dei corsi di recupero decisi in molte scuole, da Milano a Palermo, con gli insegnanti disposti a tornare gratis in aula nel pomeriggio, almeno due volte a settimana fino al 18 giugno, proprio per aiutare gli studenti, un maturando su due – contro il 30% dello scorso anno – opterà anche per le lezioni a pagamento. In questo caso i maturandi potranno arrivare a spendere anche 490 euro, giacché il 15% seguirà almeno 14 ore di lezioni private, mentre il 29% (con un aumento del 6% rispetto allo scorsa maturità) sopporterà il costo di dodici ore di ripetizioni, spendendo, invece, circa 420 euro. A questo si devono aggiungere, poi, i costi aggiuntivi, come i 60 euro di contributo volontario che un maturando su tre devolverà al proprio istituto.
LE TESINE ON-LINE
Nettamente in crescita, inoltre, anche il mercato delle tesine on-line. Perché se è necessario riuscire a colmare le lacune di un intero anno scolastico in soli dieci giorni, il tempo per dedicarsi all’elaborato da esporre poi, in sede di orale alla commissione, viene meno. E allora si fa ricorso a Internet e agli annunci di privati, studenti universitari e anche docenti che mettono in vendita le tesine. Cartacee o multimediali, con annessi lucidi e presentazioni in power point. Basta solo scegliere l’argomento e, anche in questo caso, aprire il portafogli. I costi variano dagli 80 euro fino a un massimo di 300 euro. E poi ci sono le app per gli smartphone, non sempre gratuite e che possono arrivare a costare anche 4.99 euro, che quest’anno cattureranno l’attenzione di circa il 25% dei maturandi. In ultimo i classici Bignami, manuali e schede analitiche, scelte dal 30% degli studenti per una spesa complessiva che oscilla tra i 20 e i 60 euro.
LE ASPETTATIVE
In sostanza non importa il prezzo da pagare, ciò che conta, è riuscire a superare l’esame di Stato. Tanto che le stesse aspettative dei maturandi, quest’anno, sono al ribasso. Sempre secondo un sondaggio condotto dal portale Skuola.net, solo 4 studenti su 10 puntano a superare gli 80/100. Nello specifico il 18% sogna un voto che vada dall’81 al 90, il 13% mira a raggiungere una votazione compresa tra 91 e 100, mentre appena il 10% sogna addirittura la lode e oltre il 12% ammette di meritare la sufficienza, ossia il 60. Del resto, machiavellicamente parlando, l’importante è riuscire a strappare il diploma.