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 2014  giugno 08 Domenica calendario

MARITO, MOGLIE, FIGLIO E NUORA LA SAGA DI CASA BERNESCHI


I segreti di Borgo Berneschi, capitolo due: Storia di un impiegato. Marito, moglie, figlio, nuora, parenti e amici: la maxitruffa ai danni della Carige di Genova, al di là dei risvolti giudiziari, presenta curiosi tratti di familismo amorale, una delle nostre specialità più conosciute all’estero. Certo, un familismo alla genovese, compassato, parsimonioso, superbo. Ma appena u sciu Giovanni finisce in galera, il riserbo lascia il posto all’impudenza.
Tutta la città ne parla. Alberto, figlio di Giovanni, va a trovare la moglie che è in prigione, non sa di essere intercettato e dice del padre: «Il problema è, tu lo vedi, di ‘sto cretino qua, che questi soldi che sicuramente ha rubato... perché ha rubato... no, non sono due milioni di euro... se fossero stati due milioni di euro nessuno diceva niente... ma ‘sto qua è un folle, è un pazzo questo». La moglie, Francesca Amisano, non è da meno: «È un disastro... è una testa di ca... allucinante, è un pazzo..., è un pazzo totale».
Francesca è accusata di altri manezzi : far rientrare in Italia, con un’operazione schermata, quote di un albergo di Lugano acquistato con i proventi di una truffa a Carige assicurazioni. Poi, da custode del «forziere» di famiglia, avrebbe tentato di mettere in sicurezza quasi due milioni sfuggiti ai primi sequestri. Lei si difende dicendo che è vittima di «una vicenda enormemente più grande di lei». Tutta colpa del suocero «perché non era facilissimo dirgli di no». Al commercialista Andrea Vallebuona confidava: «Riportare indietro il denaro dalla Svizzera è stata una belinata allucinante. È che lui è di un’altra generazione, è abituato a fare cose che non si possono fare oggi». Anche Alberto, non indagato, è stato sospeso dall’incarico perché affittava un suo immobile alla compagnia che dirigeva (sempre della Carige).
I segreti di Borgo Berneschi. Ora il padre-padrone minaccia: «Se parlo io... Sai quanti finiscono in manette, qua? Questo palazzo deve tremare». E dopo aver spiegato ai pm che il suo immenso tesoro è frutto di una vita francescana da impiegato (impiegato da un milione e mezzo di euro all’anno), si dice provato per le belinate del figlio: «Se apro quel capitolo, sono ca...» . E la saga continua.