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 2014  giugno 06 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - LO SBARCO IN NORMANDIA DI IERI E DI OGGI


INCONTRO OBAMA-PUTIN
Secondo la tv all-news francese BFM-TV, Obama e Putin hanno parlato nella hall del castello di Bénouville dove si tiene una parte delle celebrazioni del 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia - Oltre al leader del Cremlino anche il presidente ucraino eletto Poroshenko si è detto favorevole a fermare al più presto “lo spargimento di sangue”…

Da “ansa.it”

Il presidente Usa, Barack Obama, e il presidente russo, Vladimir Putin, hanno avuto un colloquio a margine delle celebrazioni del settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia: è quanto riferisce BFM-TV. Secondo la tv all-news francese, Obama e Putin - ai ferri corti per la crisi in Ucraina - hanno parlato nella hall del castello di Bénouville, dove si tiene una parte delle celebrazioni per lo sbarco del 6 giugno 1944.

obama alle commemorazioni del dday obama alle commemorazioni del dday

Il presidente russo Vladimir Putin e il neo-presidente ucraino Petro Poroshenko hanno avuto un colloquio all’interno del castello di Bénouville, a margine del pranzo per le commemorazioni dello sbarco in Normandia: e’ quanto riferisce BFM-TV. Assieme a loro, c’era anche la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Il colloquio tra Barack Obama e Vladimir Putin è durato 10-15 minuti: lo riferisce la Casa Bianca spiegando che i due leader si sono incontrati a margine del pranzo per le celebrazione del D-Day. "E’ stata una conversazione informale e non un meeting bilaterale", ha precisato Ben Rhodes, uno dei consiglieri di Obama.

Il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino eletto Petro Poroshenko si sono detti entrambi favorevoli a fermare al più presto "lo spargimento di sangue" nell’Ucraina orientale. Lo sostiene il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

obama allenamento 7 obama allenamento 7

Obama e Putin hanno sottolineato la necessità di mettere fine alle violenze in Ucraina parlando a margine della cerimonia dello sbarco in Normandia. Lo fa sapere il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Itar-Tass. "Nonostante non ci sia stato un incontro a parte - ha detto - i due hanno avuto modo di parlare della situazione in Ucraina".

REPUBBLICA.IT
PARIGI - Nelle schermaglie diplomatiche dei giorni scorsi, in vista del primo G7 senza la Russia da 16 anni a questa parte e delle celebrazioni per il 70mo anniversario dello sbarco in Normandia, Vladimir Putin e Petro Poroshenko non avevano escluso di potersi ritrovare faccia a faccia. Il presidente russo, in particolare, non aveva nominato il nuovo presidente ucraino, limitandosi a dire che "non avrebbe evitato nessuno".

Dalle parole ai fatti. Putin e Poroshenko si sono intrattenuti a colloquio all’interno del castello di Be’nouville, prima del pranzo tra i capi di Stato convenuti per le commemorazioni del D-Day. Assieme a loro, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il breve colloquio, che secondo fonti ufficiali francesi è durato 15 minuti. Putin e Poroshenko si sono parlati dopo che i leader mondiali si erano radunati per una foto di gruppo. Dopo gli scatti, la maggior parte degli invitati si è recata in un palazzo vicino. Putin, Poroshenko e Merkel sono rimasti fuori dalla porta e hanno parlato insieme.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, le cui dichiarazioni sono riportate dalla Ria Nvosti, ha detto che Putin e Poroshenko si sono detti d’accordo sulla necessità di uno stop immediato alle attività militari nell’est dell’Ucraina e al "bagno di sangue" in corso. "In una breve conversazione", il capo del Cremlino e il presidente ucraino "hanno sollecitato la fine delle operazioni messe in atto sia dalle forze armate ucraine sia dai sostenitori della federalizzazione dell’Ucraina".

Parlando con i reporter, Putin ha chiarito la posizione russa: è necessario un immediato cessate il fuoco nell’Ucraina dell’Est per creare le condizioni del dialogo. Il presidente russo ha detto di aspettarsi da Poroshenko un atteggiamento di "buona volontà" e "saggezza da statista", aggiungendo che Mosca, dal canto suo, è pronta per una discussione costruttiva anche sulla questione del debito contratto dall’Ucraina per la fornitura di gas russo. Putin, infine, ha ribadito l’apprezzamento per la posizione condivisa con Poroshenko sulla necessità di "fermare il bagno di sangue".

Dopo il faccia a faccia con Putin, ai giornalisti Poroshenko ha detto invece di aspettarsi una dichiarazione ufficiale di riconoscimento della sua elezione a neo-presidente dell’Ucraina, secondo quanto riporta Interfax.

Faccia a faccia Merkel-Putin. La presenza della cancelliera evidenzia la decisione con cui Angela Merkel ha perseguito l’obiettivo, richiamando Putin alle sue responsabilità nei giorni scorsi. Responsabilità ribadite ancora oggi in una nota della Cancelleria tedesca, diffusa dopo il colloquio Merkel-Putin a Be’nouville. "La cancelliera - si legge - ha espresso la sua convinzione che, dopo le elezioni presidenziali riconosciute sul piano internazionale, il tempo va utilizzato per ottenere una stabilizzazione della situazione in particolare nell’est dell’Ucraina. La Russia in questo campo deve assumersi la sua grande responsabilità".
Ucraina: Putin braccato dalla Merkel parla anche con Poroshenko
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Secondo il Cremlino, il presidente Putin e Angela Merkel in Normandia hanno discusso per trovare non punti di contrasto ma "compromessi", sulla crisi in Ucraina. "La conversazione era per lo più sulla linea della ricerca di soluzioni e compromessi, e non in termini di differenze", ha detto l’aiutante presidenziale russo Yury Ushakov, che come il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, era presente all’incontro.

Putin e Obama prima si ignorano, poi parlano. Putin si è intrattenuto anche con il presidente americano Barack Obama, dopo che durante la sessione fotografica era parso che i due avessero fatto di tutto per ignorarsi agli occhi dei media. Putin aveva posato con gli altri leader, poi era entrato nel palazzo passando davanti ad Obama. Dal canto suo il presidente Usa, mentre parlava con la regina Elisabetta II, aveva dato l’idea di non riconoscere Putin, prima che il gruppo entrasse per il pranzo privato.

Più tardi, ancora BFM-TV ha riferito che Obama e Putin si stavano parlando. Secondo la tv all-news francese, i due si sono ritrovati a colloquio nella hall del castello di Be’nouville. Conferma dalla Casa Bianca: Ben Rhodes, viceconsigliere per la sicurezza nazionale, ha detto ai giornalisti che "il presidente Obama e il presidente Putin si sono parlati a margine del pranzo dei leader. Si è trattato di un colloquio informale, non di un incontro bilaterale formale", durato 10-15 minuti.

Lo stesso Rhodes ha poi spiegato che Obama ha chiesto a Putin di "calmare le tensioni in Ucraina", pena l’aggravarsi dell’isolamento internazionale della Russia. "Il presidente Obama - ha aggiunto Rhodes - ha chiarito che la de-escalation dipende dal riconoscimento russo della legittimità del nuovo presidente ucraino Poroshenko, dalla cessazione del sostegno ai separatisti e dalla fornitura di armi e rifornimenti attraverso il confine. Se la Russia coglie questa opportunità - ha concluso Rhodes - e sceglie di collaborare col nuovo governo di Kiev, il presidente Obama ha indicato che potrebbe esserci un’apertura alla riduzione delle tensioni".

Decisamente più sintetica e "sbrigativa" la versione del Cremlino sul breve scambio di battute tra il presidente russo e quello americano. Putin e Obama, ha riportato il portavoce Dmitry Peskov, sono favorevoli a "porre fine nel più breve tempo possibile alla violenza e alle operazioni militari" nell’Est dell’Ucraina.
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Obama e il veterano. Barack Obama, arrivando al castello di Be’nouville, a sfoderato una mossa a sorpresa che ha scatenato i cameramen e i fotografi presenti: il presidente americano è sceso dalla sua auto blindata insieme con un veterano americano del D-Day. Sorpreso anche il padrone di casa, il presidente francese Francois Hollande, che ha sollevato le braccia del veterano in segno di vittoria, mentre Obama gli teneva il braccio sulle spalle in segno di riconoscenza ed affetto. I tre hanno poi posato davanti ai fotografi, prima di accedere all’ingresso del castello. "Non mi è mai mancato tanto mio nonno come oggi, avrei voluto averlo qui accanto a me" ha detto in seguito Obama, ricordando il nonno che combattè nell’unità del generale Patton.

Napolitano accanto a Obama. A Ouistreham, per l’evento clou della celebrazione a Sword Beach, nome in codice di una delle cinque spiagge dove arrivarono gli alleati, è presente anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che assiste alla cerimonia seduto nella prima delle due file accanto ad Obama, alla sua destra, mentre alla sua sinistra il cerimoniale francese ha messo il presidente sloveno Gasparovic. Il presidente francese Francois Hollande sta ricevendo personalmente tutti i capi di Stato che si susseguono seguendo un elaborato protocollo. Grandi applausi, anche da Putin, per l’arrivo di Obama sul red carpet.

Hollande unisce nel ricordo Armata Rossa e tedeschi. Il presidente francese Francois Hollande, rivolgendosi alle decine di capi di Stato e di governo e alle centinaia di veterani arrivati a Ouistreham, ha detto che la Francia e i suoi alleati sono in debito con l’Armata Rossa e con il coraggio dei soldati russi. E ha reso omaggio al coraggio dei tedeschi, "che furono anch’essi vittima del nazismo".

Il presidente Napolitano ha sottolineato questo "giusto spazio" riservato "ai meriti dell’Armata Rossa nel ’43-’44". "Questo - ha rilevato ancora il capo dello Stato - può aver creato un clima di vicinanza tra tutti, compresi il presidente russo e quello americano".

Hollande ha salutato i soldati britannici, americani, canadesi, polacchi, australiani. E ha sottolineato che il "vento di libertà" che portarono i soldati del D-Day in Europa soffia ancora oggi. Ma Hollande ha anche osservato che la libertà, 70 anni dopo, è ancora minacciata in troppi Paesi: "E’ nostro compito combattere contro il fanatismo, l’estremismo e i nazionalismi" e "dobbiamo tutti essere coraggiosi come coloro che arrivarono su queste spiagge".