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 2014  giugno 06 Venerdì calendario

MINI-SCONTI SUL MUTUO PIÙ PRESTITI, MA DAL 2015


1 I tassi in negativo potranno essere applicati anche ai conti correnti? Dovremo pagare di più per tenere il denaro in banca?
Il tasso negativo sui depositi alla Bce riguarda esclusivamente il circuito delle banche, non i privati. Non è da escludere però che alla fine l’onda di questa decisione arrivi anche ai correntisti, che già oggi ricevono interessi vicino allo zero. Se le banche hanno un aumento dei costi possono decidere di scaricarli sulla clientela con nuove voci di spesa, con un rincaro di quelle già esistenti o ancora con una riduzione dei tassi d’interesse proposti. Si tratta di un terreno pressoché inesplorato.
2 Cosa succederà invece agli strumenti di risparmio usati normalmente dalle famiglie?
Finiranno per essere meno remunerativi strumenti come conti deposito, libretti e polizze vita. «Parliamo di frazioni minime - dice Loris Centola, Responsabile Ricerca Wealth Management di Ubs -. Anche i rendimenti delle obbligazioni caleranno, ma non ci dobbiamo aspettare grandi balzi indietro sui Btp. I mercati aspettavano questo taglio e quindi hanno già scontato la mossa». Di contro i mercati azionari diventeranno più appetibili: ieri Piazza Affari è decollata.
3 E i mutui? Ci sarà uno sconto sulla rata mensile per chi ha un tasso variabile?
Denaro meno caro significa anche prestiti e rate del finanziamento per la casa meno salate. L’effetto sarà immediato su quei mutui ancorati al tasso Bce che però sono solo l’1% del totale. Arriverà invece solo nei prossimi mesi anche a quelli legati all’indice Euribor. «Diciamo che è ipotizzabile un arretramento dello 0,10% dopo la decisione di ieri» dice Roberto Anedda, responsabile marketing di MutuiOnline. Niente illusioni però. Il risparmio della rata sarà di qualche spicciolo: secondo i calcoli di MutuiOnline si traducono in 4 euro in meno al mese su un mutuo a 10 anni da 100mila euro, per arrivare a 6 euro per un trentennale. La buona notizia sta più che altro nell’effetto che vedremo sullo spread applicato dalle banche ai mutui. «Già è in calo ora però scenderà di più per arrivare sotto al 2% a fine anno, a livelli pre-crisi» afferma l’esperto. Significa prestiti meno cari per chi vuole comprar casa (e riesce davvero a ottenere i soldi dalla banca). Anche la surroga del mutuo diventerà più attraente: farà risparmiare più di quanto si riesce a ottenere dal taglio Bce. Anche un punto pieno o due, soprattutto a chi aveva acceso il prestito nella fase più costosa, tra fine del 2011 e il 2012.
4 Le piccole imprese avranno finalmente la liquidità di cui c’è bisogno?
È questo il vero obiettivo che vuole centrare Draghi. E su questo ieri ha di nuovo saputo stupire, annunciando misure più aggressive di quelle che erano attese. A cominciare da un nuova maxi iniezione di liquidità da 400 miliardi di euro almeno, questa volta mirata a finanziare le imprese e le famiglie soprattutto del Sud Europa. I tassi applicati dalle banche saranno più vantaggiosi, ma bisognerà vedere se e quando davvero il denaro entrerà nel circuito.
5 Quanto tempo ci vorrà?
«L’aumento della disponibilità di credito si inizierà a vedere soprattutto nei paesi periferici dell’Eurozona ma solo a partire dal 2015» afferma Centola. Prima bisogna superare gli stress test bancari.

Sandra Riccio, La Stampa 6/6/2014