Gloria Satta, Il Messaggero 6/6/2014, 6 giugno 2014
ROSI: PER IL MIO NUOVO FILM VADO A VIVERE A LAMPEDUSA
IL PROGETTO
E dopo il Raccordo Anulare, primo piano su Lampedusa. Sarà ambientato sull’isola, estremo avamposto meridionale d’Europa e approdo di continui sbarchi, il nuovo film-documentario di Gianfranco Rosi. Dopo aver conquistato il Leone d’oro a Venezia, il regista ha deciso di stabilirsi per qualche mese a Lampedusa per catturare le storie dei suoi abitanti «al di fuori dell’emergenza, che tuttavia sarà sempre presente come un’eco». Il titolo del film non sarà però Mare Nostrum, com’era stato annunciato: «Sarebbe fuorviante», dice Rosi che troverà un’alternativa alla fine della lavorazione. A produrre saranno RaiCinema, Cinecittà, Avventurosa e i francesi.
Rosi ha parlato del suo progetto, molto atteso, nella sede della Rai in occasione del lancio del festival cinematografico “Vento del Nord”, che per il sesto anno consecutivo verrà organizzato ad agosto sull’isola siciliana da Massimo Ciavarro con la direzione artistica di Laura Delli Colli e Giovanni Spagnoletti. Tra i film in programma, La mafia uccide solo d’estate, La sedia della felicità, Smetto quando voglio. Lampedusa, che non ha più un cinema, per iniziativa della Rai, disporrà presto di una saletta per bambini con annessa videoteca.
L’ISOLA
Ma com’è nata l’idea di dedicare un film a Lampedusa? «E’ come se l’isola mi avesse chiamato», racconta Rosi. «All’inizio dell’anno ero stato inviato laggiù da Luce-Cincettà per realizzare un corto. E ho capito che pochi minuti non mi sarebbero bastati per raccontare una realtà tanto complessa...Di Lampedusa abbiamo visto tante immagini, ma ci sono arrivate poche storie. L’isola rischia di venire considerata un contenitore e i suoi abitanti come comparse. E’ proprio quello che crecherò di evitare».
A settembre Rosi si stabilirà a Lampedusa a tempo indeterminato. «Non so che film farò né quanto dureranno le riprese», spiega. «Sarà di sicuro una sfida molto difficile e spero di essere all’altezza».