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 2014  giugno 06 Venerdì calendario

LA CONTABILITÀ DELLE MAZZETTE VERSATI ALMENO VENTI MILIONI


I CALCOLI
VENEZIA Tredicimilioninovecentosessantanovemilacinquecentottantotto euro (13.969.588). E qualche cent. Una Laguna di denaro. Bigliettoni che galleggiano sull’acqua. Soldi che escono dalle capienti casse del Consorzio Venezia Nuova e finiscono a politici, portaborse, burocrati, funzionari pubblici, uomini dello Stato e della Regione Veneto. È questo quanto ha lucrato la «cricca serenissima». E si limita al calcolo delle cifre contestate nei capi d’imputazione ai pubblici ufficiali o consulenti. A cui vanno aggiunti 6 milioni di euro pagati da Mantovani, Mazzacurati e soci per vari episodi di millantato credito. Il che fa 20 milioni di euro. Si devono aggiungere ancora alcune decine di milioni per le false fatturazioni, ovvero la sottrazione fiscale all’Erario. Il che giustifica ampiamente il sequestro di beni degli indagati per 40 milioni di euro.
L’elenco, decisamente lungo, lo fa il gip Scaramuzza. Per l’ex presidente del Magistrato alle Acque di Venezia, Patrizio Cuccioletta, il prezzo complessivo del reato è di 2.100.000 euro per effetto di uno «stipendio» annuale di 400 mila euro ricevuto dal Consorzio, dal 2008 al 2011 (totale di 1,6 milioni di euro) e di un bonifico su un conto svizzero di 500.000 euro. Per Maria Giovanna Piva, ex magistrato alle Acque di Venezia il prezzo del reato è di 529.950,27 euro per uno «stipendio» annuale di 400.000 euro calcolato però solo per il 2008 e di 327.000 euro per l’incarico di collaudatrice dell’Ospedale di Mestre; il giudice calcola solo la quota parte del periodo di incarico di Magistrato e defalca le imposte pagate (98 mila euro).
IL GENERALE
Per Marco Mario Milanese, deputato di Forza Italia, già consulente del ministro Tremonti viene calcolato un prezzo del reato di 500.000 euro, somma ricevuta «in nero», mentre il generale della Finanza Emilio Spaziante si vede addebitare 500.000 euro pari ai soldi ricevuti dal Consorzio (su una richiesta di 2 milioni di euro). Per l’ex governatore e ministro Giancarlo Galan il calcolo è più complesso. Per un primo capo d’imputazione viene calcolato un prezzo del reato di 4.000.000 euro, frutto della somma di 1.000.000 euro all’anno ricevuti dal Consorzio dal 2008 al 2011 come «stipendio». Per un secondo capo d’accusa il prezzo del reato è di 831.200 euro composti da 400.000 euro pagati da Mantovani per la ristrutturazione della barchessa della villa di Cinto Euganeo, da 350.000 euro pari al 7% delle quote di Adria Infrastrutture e da 81.200 euro pari al 70% del capitale di Nordest Media. Così il totale di Galan raggiunge i 4.831.000 euro. Per l’assessore regionale Renato Chisso in un primo capo d’accusa il prezzo del reato è di 1.200.000 euro frutto del calcolo di uno «stipendio» annuale di 200-250.000 euro dal 2008 al 2013. In un secondo capo d’accusa il prezzo del reato è di 3.025.792,38 euro frutto dei seguenti cespiti: 250.000 euro per il 5% di Adria Infrastrutture; 11.600 euro per il 10% di Nordest Media; 2.000.000 euro per la vendita del 5% di Adria; centinaia di migliaia di euro quantificate in 400.000 euro dal «cassiere» Buson; 250.000 euro ricevuti da Baita; 114.192 euro per ripianare le perdite di Territorio srl, una società di Bortolo Mainardi. Totale complessivo: 4.225.792 euro.
IL MAGISTRATO
Per il magistrato della Corte dei Conti Vittorio Giuseppone viene indicato uno "stipendio annuale" tra i 300.000 e i 400.000 euro a cadenze semestrali dai primi anni 2000 al 2008; il giudice considera solo 300.000 euro per il 2008. Per Giancarlo Ruscitti un contratto di collaborazione a progetto costa una contestazione di un prezzo di reato pari a 112.088 euro. Per Lino Brentan ex ad di Autostrade Venezia-Padova il prezzo del reato è di 65.000 euro. Per il consigliere regionale Gianpietro Marchese del Pd c’è l’accusa di aver intascato 458.000 euro come contributi elettorali più l’assunzione per 35.000 euro. Per l’eurodeputata del Pdl Amalia Sartori c’è un’accusa di finanziamenti elettorali per 225.000 euro. Per il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni finanziamenti elettorali per 560.000 euro.