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 2014  giugno 06 Venerdì calendario

SUOR CRISTINA TRIONFA A «THE VOICE» E RECITA IL PADRE NOSTRO SUL PALCO


La vincitrice annunciata è la vincitrice finale. La star indiscussa di «The Voice» è Suor Cristina, che ieri sera su Rai2 ha battuto i tre sfidanti rimasti in gara — Tommaso Pini (team Raffaella Carrà), Giorgia Pino (team Noemi), e Giacomo Voli (team Piero Pelù) — che si sono battuti come leoni, ma non è bastato. «Come mi sento? In dovere di ringraziare J-Ax, tutti voi, le mie consorelle, tutta la gente che mi ha sostenuto. L’ultimo ringraziamento va a chi sta lassù. Il mio sogno ora è recitare un Padre Nostro insieme. Voglio che Gesù entri qua dentro». E realizza il suo sogno in diretta, lei recita la preghiera, ma nessuno prega con lei.
La vittoria è stata solo una conferma: questa seconda edizione del talent verrà ricordata per la strana coppia J-Ax (ieri sera in smoking e bombetta) e Suor Cristina. A lei il quotidiano New York Times ha dedicato una paginata, le sue performance hanno superato i 50 milioni di visualizzazioni su Youtube, Bbc News ieri sera ha segnalato con un tweet la performance finale della religiosa. Rapper 41enne lui, «sorella» 25enne lei; anarchico di sinistra lui; orsolina disciplinata lei. Già ribattezzati, il diavolo e l’acqua santa. Eppure di vero miracolo si è trattato, alle audizioni: lei che canta, lui che si volta e resta scioccato dall’abito. Lei che tra i coach sente un’attrazione fatale per il «ragazzaccio». Un rapporto artistico che si è consolidato nelle settimane, che è diventato rapporto umano fatto di stima e rispetto.
Dice lui: «Suor Cristina ha avuto un grande impatto su di me tanto da avermi ridato fiducia nel nostro paese. Non credo nelle sovrastrutture religiose, ma voglio vivere in un paese dove c’è tolleranza». E lei: «È stato molto curioso il rapporto con J-Ax. Non avevo pensato di scegliere lui, ma poi ho sentito una spinta dentro me».
Qualcuno ha inizialmente malignato pensando a una «coppia» formata a tavolino, che poteva funzionare a livello mediatico. Ben presto si è capito che c’era cuore e anima tra i due. Lui l’ha difesa contro tutto e tutti, mostrando uno spirito di protezione di grande tenerezza.
«Tutti a dire “L’abito l’ha aiutata”, ma nessuno ha capito il coraggio che ci vuole ad andare in tv con un “abito”. Quanti attacchi ha avuto dagli integralisti che non vogliono vedere una suora in video. Un po’ come è successo a me: i fan “integralisti” mi hanno insultato all’inizio perché uno come me partecipava a un talent. Poi hanno capito. Ecco io voglio un mondo senza pregiudizi. Alle consorelle di suor Cristina ho detto: “Tranquille, ci penso io a difenderla dagli attacchi”».
Lei è rimasta colpita dalle attenzioni di lui. «Davvero non bisogna mai giudicare dalle apparenze: J-Ax è una persona splendida. È stato rispettoso da tutti i punti di vista, e sempre attento: a non dire parolacce, come pure nella scelta delle canzoni. Non intendeva mai urtare la mia sensibilità». Certo è che il percorso musicale studiato da J-Ax per lei è stato particolare e lui è sempre stato conscio del fatto che Suor Cristina non punta sulla carriera musicale, una volta terminata «The Voice». Anzi lei ha già detto che se i suoi superiori non le dessero il permesso per realizzare un disco, non ci sarebbe alcun problema e tornerà a cantare in chiesa e in oratorio.
Che ne pensa il suo coach? «Vorrei dare un consiglio ai superiori di suor Cristina: lei deve assolutamente pubblicare un disco con l’edizione del Vaticano o delle Suore Orsoline perché è una grande opportunità. Ma i proventi, tutti i proventi, devono andare per costruire un ospedale o un orfanotrofio in Brasile, a cui lei è molto legata. Io mi rendo disponibile a lavorare gratis, a contattare grandi nomi come Alicia Keys perché diano un brano per il disco. Però davvero nessuno deve guadagnarci una lira».