Leonard Berberi, Corriere della Sera 6/6/2014, 6 giugno 2014
IL GIORNO PERFETTO PER VOLARE CON POCO
La sua formula, visti i numeri del settore, è diventata un po’ come quella della Coca Cola. E, nel tempo, in molti hanno tentato — e lo fanno ancora oggi — di trovarne la sequenza giusta. Economisti, analisti di borsa, statistici, siti specializzati. I quali, con algoritmi, serie storiche, incroci hanno dato la loro risposta a una delle domande del viaggiatore 3.0: qual è il momento giusto per prenotare un biglietto aereo?
Gli studi
Gli esiti, a dire il vero, non vanno mai verso la stessa direzione. E c’è soltanto da farsi venire il mal di testa. Secondo uno studio — commissionato da un sito di viaggi — i biglietti vanno presi 151 giorni prima della partenza. Quindi con cinque mesi di anticipo. A leggere il responso di un’altra piattaforma di ricerca dei voli, il massimo risparmio si ottiene a sette settimane dal decollo. Ma un economista giapponese, con tanto di formula, alza l’asticella temporale a otto settimane. Troppo, davvero troppo, secondo il verdetto di un docente italiano di economia: quei ticket vanno comprati a circa dieci giorni dal giorno in cui vorremmo lasciare casa e lavoro per un po’ di relax.
I «biscotti» nel pc
E come se non bastasse già tutta questa confusione attorno a una sola domanda, un altro studio americano fa presente che anche il momento della prenotazione incide sul prezzo finale. Un esempio? I voli acquistati durante gli orari d’ufficio costerebbero di più perché — è la sintesi dell’analisi — il passeggero ha più fretta e collegandosi dal luogo dell’impiego ha pure uno stipendio, quindi soldi da spendere. L’ultimo capitolo nella saga alla ricerca del Santo Graal dei biglietti aerei è il web. O meglio: i «cookies» (letteralmente: biscottini), le tracce elettroniche che lascia il nostro pc quando navighiamo. Secondo molti le compagnie aeree collezionerebbero e userebbero queste informazioni per sapere quali tratte hanno consultato i futuri passeggeri per alzare poi le tariffe al momento della prenotazione. Insomma, «lasciate ogni speranza o voi che digitate» .
L’indagine del «Corriere»
Per fare un po’ di luce il Corriere della Sera ha seguito giorno per giorno da gennaio allo scorso 3 giugno cinque destinazioni low cost e non solo (Londra, Madrid, New York, Dubai e Pechino) tenendo conto di due scali di partenza: Milano e Roma. L’andata, fittizia, è stata fissata il 1° luglio. Il ritorno una settimana dopo. Nell’analisi, poi, sono state considerate tutte le tipologie di compagnie e di viaggio per arrivare alla tratta più interessante economicamente.
E quindi quand’è il momento migliore? La risposta, l’unica, è: dipende. Dall’aeroporto del decollo. Dal giorno. Dal mese. A volte anche da qualcosa di estraneo a qualsiasi andamento statistico. Per cui risultano giorni da sconsigliare, ma anche gli stessi che registrano il valore più basso. O viceversa. Intanto, le certezze. Decollare da Milano, verso le cinque destinazioni considerate, è più conveniente che farlo da Roma. In media di quasi il 33% se l’arrivo è uno degli scali di Londra. Addirittura del 46,5% se si vuole atterrare a Madrid. Poca differenza — ma sempre a vantaggio del capoluogo lombardo — per chi pianifica vacanze a Dubai e Pechino .
La media e i giorni più convenienti
Se dalla città della Madonnina si pagano, in media, 73,2 euro (tutto incluso) per la capitale inglese, 92,5 euro per quella spagnola, quasi 680 euro per vedere la Grande Mela, circa 334 per immergersi nei grattacieli e nel deserto degli Emirati Arabi Uniti e 570 per toccare il suolo cinese, da Roma i prezzi vanno dai 97,2 euro per Londra ai 135,5 per Madrid, dai 768 per New York ai 586 per Pechino, passando per i quasi 348 della tratta per Dubai.
Quanto ai tempi, l’indagine mostra risposte diverse. Il martedì, a leggere la media a livello quotidiano, sembra il giorno meno adatto per tutte e dieci le tratte. Il mercoledì, invece, fa risparmiare qualche euro sia da Roma, sia da Milano verso gli aeroporti di Londra: rispettivamente una media di 95,4 e 70,7 euro. Per chi invece intende andare a Madrid i dati evidenziano una prima differenza: chi parte da Milano dovrebbe prenotare di domenica (89,1 euro), il giorno in cui mediamente si risparmia di più. Per chi vuole decollare dagli scali della Capitale il momento migliore è il giovedì (131,7 euro). E giovedì è anche il più conveniente per prenotare un volo Milano-New York (669,4 euro). Mentre se la partenza è fissata a Roma, per arrivare nella Grande Mela meglio comprare il volo di sabato (744,9 euro). Anche per Dubai dipende molto dal punto di inizio. Il giovedì, ancora una volta, appare il giorno migliore per i viaggi da Milano (328,9 euro). Da Roma sarebbe consigliabile, secondo le statistiche del periodo di rilevamento, acquistare il volo di venerdì (345,2 euro) o sabato (345,9). Se si vuole invece atterrare a Pechino meglio scegliere il biglietto di domenica (dagli scali del capoluogo lombardo) o di lunedì (da quelli della Capitale). Il costo medio per la citta cinese è rispettivamente di 564,3 e 583,3 euro.
L’importanza del mese
Nella prenotazione, secondo l’analisi dei voli, un altro aspetto importante è il mese. E anche qui i risultati sono molto diversi tra loro. Per esempio, considerando Milano come scalo di partenza, bisognerebbe prenotare ad aprile per pagare di meno i voli per Londra: si pagano, mediamente, meno di 55 euro. Marzo è quello più conveniente per i collegamenti con Madrid (74,8 euro). Febbraio quello più adatto per comprare un volo per New York (622 euro), gennaio per Dubai (265,2) e maggio per Pechino (561,7). Più «stabilità» di risultati per quanto riguarda Roma. Acquistare a gennaio il biglietto per Madrid, New York e Dubai conviene di più. Aprile e maggio — come per Milano — si confermano i mesi in cui si pagano di meno i voli per Londra e Pechino.
Gli estremi e le contraddizioni
Cifre che risaltano ancora di più se si considerano i prezzi più alti o bassi. E, soprattutto, se poi si va a scoprire a che giorno corrispondono. Un esempio? Chi prenotava il volo Milano-Londra il 22 maggio scorso avrebbe pagato 47 euro: è il valore più basso registrato nel periodo di analisi. Il 22 maggio, però, era un giovedì, mentre il mercoledì è il giorno della settimana con la media più bassa. Se poi si vanno a vedere i prezzi del percorso Milano-New York le contraddizioni sono ancora più evidenti. In questo caso il volo più conveniente si doveva comprare il 27 febbraio (484 euro), quello meno il 23 gennaio (819 euro). Peccato che si tratti di giovedì in entrambi i casi. A dimostrazione che nemmeno la statistica, a volte, aiuta. E, forse, la formula perfetta semplicemente non c’è .