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 2014  giugno 05 Giovedì calendario

SAUNE E MAZZETTE NELLA GRANDE BELLEZZA


La pugliese Barbara Montereale, che tanto ha dato alle notti del Condannato, lo chiamò “l’albergo col nome francese”. Un fantastico tic provinciale per la reggia travestita da hotel, al riparo del Pincio, oltre piazza del Popolo e con ingresso da via del Babuino. In tre parole: Hotel De Russie. Una protesi luccicante del potere, dal lusso stupefacente, nel centro di Roma e che come l’eterno ritorno dell’uguale finisce ancora una volta in un’ordinanza di custodia cautelare. Non è la prima, non sarà l’ultima.
Dai verbali della grande retata per il Mose veneziano: “Alle 18.36 Meneguzzo chiama Mazzacurati , e i due si danno appuntamento per il 17 giugno 2010 alle 13 in Via XX Settembre , dicendo Meneguzzo che prima deve incontrare il Ministro Tremonti. Meneguzzo chiede un appuntamento per il 17 giugno alle 13. Meneguzzo precisa che alle 12 deve vedere il capo di Marco (che sta per Ministro Tremonti, capo del Milanese) e poi potrebbero incontrarsi. Mazzacurati dice che a quell’ora dovrebbe avere una colazione all’Hotel De Russie. Meneguzzo e Mazzacurati si accordano per vedersi in via XX Settembre (che è proprio la via sede del Ministero dell’Economia in cui prima Meneguzzo deve incontrare il Ministro)”.
IL COMPLOTTO DI CICCHITTO NEL BAGNO TURCO
I personaggi dell’ultimo scandalo politico-criminale sono a proprio agio nel centro di Roma. L’aperitivo al De Russie è oltre il trendy. È l’Aperitivo per antonomasia, servito d’estate in un giardino che ha il bar dedicato a Stravinskij. Le sedie hanno cuscini rossi e sono testimoni mute di incontri ad altissimo rischio. Mazzacurati a Roma consegna una parte della tangente al generale Spaziante, in cambio delle informazioni riservate sulle inchieste. La valigetta passerà di mano dove Mazzacurati alloggia a Roma, il Residence di Ripetta, altra storica location del poptere romano. Ma è il De Russie il simbolo dei potenti che qui cercano, con discrezione, il mondo e la vita. Il portiere ha la tuba, le luci sono accennate e nella sauna sono accadute cose inaudite. Tipo questa. Era il 2005 e Marco Follini, allora leader dell’Udc, pretese da B. una nuova legge elettorale, un sistema proporzionale di nome Porcellum. Quattro parlamentari di Forza Italia si riunirono nella sauna per mettere a punto un’offensiva contro Follini. Erano Fabrizio Cicchitto, Mario Pepe, Guido Viceconte, Angelo Sanza”.
IL CENTRODESTRA A PRANZO LA SINISTRA A FARSI I MASSAGGI
Nel 2010 qui venne celebrata l’ultima pace tra Berlusconi e Fini prima della tremenda stagione autunno-inverno (scissione di Fli e campagne del fango amico). Si era ancora a gennaio e i due, rispettivamente premier e presidente della Camera, si accomodarono nella sala Torlonia a pranzo. Branzino con contorno di carciofi e purè di patate. Con loro: Verdini, La Russa, Bondi, Gasparri, Cicchitto, Quagliariello e Bocchino. L’accordo includeva anche il legittimo impedimento. Fini è un esperto di patti al De Russie. Un altro ha la data del febbraio 2002 e il leader di An si vide di nascosto con Savino Pezzotta, capo della Cisl, nella lavanderia. Trovarono un’intesa in difesa degli statali e del pubblico impiego che piacque anche alla Cgil. Detto della destra, esista anche la gauche De Russie. Francesco Rutelli era assiduo di massaggi e centro benessere. D’Alema rese una visita a Sarkozy e Veltroni a Mandela.
LE NOTTI DELLA YESPICA IN COMPAGNIA DEI POLITICI
Tangenti, pranzi, ma soprattutto donne. Donne e potere. Era il 2007 e la grande era degli scandali a luci rosse di B. si sarebbe aperta solo due anni dopo. Ma una stellina filoberlusconiana, di nome Aida Yespica, fu interrogata da Woodcock nell’inchiesta Vallettopoli, con Fabrizio Corona tra i protagonisti. Oggetto: le notti della Yespica al De Russie in compagnia di misteriosi politici. Il pm domanda: “Corona le ha mai chiesto di passare serate con imprenditori, politici, giornalisti? Lei aveva una stanza al De Russie, da chi era prenotata?”. Risponde la stellina: “E che ne so io. Se vado a letto con qualcuno sono fatti miei. Non è che nessuno mi obbliga ad andare a letto con qualcuno. E non lo dico certo a lei”. Poi si aprì l’epoca della satiriasi berlusconiana. Tante ragazze hanno avuto dimestichezza con il De Russie, portate da Gianpaolo Tarantini, che aveva qui il suo quartier generale. La già citata Montereale, D’Addario e De Nicolò e tante altre. La De Nicolò: “L’autista mi ha portata da Tarantini che alloggiava all’Hotel De Russie. È lì che mi disse, testuali parole: ‘Ma non hai capito perché ti ho fatto venire a Roma? Vestiti in maniera sexy’”. Dal Condannato alla P4 di Bisignani e Papa. Gli imprenditori vessati da quest’ultimo pagavano le note spese delle amiche di Papa. Un Capodanno del 2009 costò 680 euro per la stanza e 700 di cenone.

Fabrizio d’Esposito, Il Fatto Quotidiano 5/6/2014