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 2014  giugno 06 Venerdì calendario

TESTA/1

«Ma sono anche un po’ stufo di sentire ‘sta storia della testa. Se hai testa e non hai gambe, in bici non vai. Se hai gambe, hai anche testa. Prendete le storie dei grandi vincenti e vedrete che è così» (Moreno Moser).

TESTA/2 «A me sembra che sia da un po’ che la testa di Mario non fa scherzi: se a voi rubano il telefonino cosa fate, ringraziate il ladro o provate ad inseguirlo?» (Marco Materazzi a proposito di Balotelli).

BLACKOUT «Non avevo energie fisiche e mentali. Altre volte, anche contro la Jankovic, il mio sistema nervoso m’aveva fatto scattare qualcosa, e ho reagito. Stavolta no, prima non ero nemmeno tanto tesa, come dev’essere per una partita così importante: è stata proprio una questione di nervi. Ho avuto un blackout di energia fisica e mentale» (Sara Errani, dopo la sconfitta al Roland Garros di mercoledì scorso).

ANSIA «Non potrò partecipare, avrei pagato per giocare questo Mondiale, sfortunatamente, lo dovrò vedere dalla tribuna e sarà molto dura. Anche perché ho scoperto che guardare le partite dalla tribuna viene un’ansia impressionante. È molto più facile giocare» (l’ex centrale della nazionale di volley Sara Anzanello).

NERVOSO «L’altra notte avevo 47 auto di paparazzi che mi seguivano! Non scherzo. È una situazione che mi rende molto nervoso: corrono come pazzi per starci dietro, passano con il rosso e mi aspetto che prima o poi capiti un incidente» (David Beckham).

MONACO «Ma no, non faccio una vita da monaco. Vado a letto presto, verso le 9.30, e non faccio fatica ad alzarmi alle 5. Ho abitudini normali, leggo libri di management aziendale, guardo calcio e moto in tv. Il mare? Milano Marittima, ma solo d’inverno perché è più bello e non c’è nessuno» (il manager austriaco Franz Tost, numero 1 della Toro Rosso).

TIFOSI «Valentino resterà il più grande, anche di Giacomo Agostini. Credo sarà impossibile fare meglio. Ha vinto tanto, ma soprattutto grazie a lui la gente si è innamorata del motociclismo. Avete visto il pubblico nei circuiti di tutto il mondo? Vale continua ad essere quello con più tifosi» (Marc Marquez).

INNAMORATO «Quando ho cominciato la carriera di allenatore, nel 1995, avevo previsto di lavorare per cinque anni e poi ritirarmi. Invece, col passare del tempo, mi sono innamorato sempre più di questa professione» (Carlo Ancelotti).