Davide Vecchi, Il Fatto Quotidiano 4/6/2014, 4 giugno 2014
DE SIERVO E LA CONQUISTA DEGLI ULTRARENZI
Sono più che amici, Luigi De Siervo e Matteo Renzi. Nel settembre 2012 l’allora direttore commerciale Rai, si mise in ferie da viale Mazzini per aiutare il sindaco di Firenze nel tour elettorale “Adesso” in vista delle primarie (poi perse) contro Pierluigi Bersani. Ma il loro rapporto risale al 2004 quando aiutò Renzi a conquistare la Provincia di Firenze. Da allora De Siervo è uno dei motori operativi della macchina organizzativa del premier. Regista scenografico di tutte le Leopolde fiorentine, ha allestito e curato i contenuti e gli elementi tecnici del tour nazionale Big Bang e fa parte di quel gruppo ristretto di persone che consiglia Renzi anche sugli slogan (a lui è attribuito il “non si ferma il vento con le mani”). I due si sono conosciuti tramite la sorella di De Siervo, Lucia, assunta a chiamata alla Florence Multimedia nel 2005; nel 2007 tra i soci fondatori (insieme ai fedelissimi Marco Carrai e Alberto Bianchi) di Noi Link, la prima associazione di raccolta fondi elettorali per Renzi; poi nella segreteria del Renzi sindaco, infine capo gabinetto del primo cittadino e direttore della Cultura a Palazzo Vecchio. Come Lucia anche Luigi è diventato intimo di Renzi. I due, entrambi padri di tre figli, sono soliti anche andare in vacanza insieme.
Ex consulente a Firenze dello studio dell’avvocato David Mills, appassionato di rugby, laureato nel 1994 in legge con una tesi su Silvio Berlusconi e i rischi politici dei conflitti di interesse, De Siervo entra in Rai nel 1999 in forza a Rai Trade.
Viene nominato direttore commerciale nel 2010 ma il salto nell’universo dei manager pubblici di viale Mazzini arriva lo scorso maggio con la riorganizzazione voluta dal dg Luigi Gubitosi: gli viene affidata la macrodirezione commerciale che riunirà Rai Trade, vendite digitali, Rai Cinema e area commerciale. Una nuova società, in pratica. E lo scorso 21 maggio De Siervo ha fatto così il suo ingresso nel consiglio direttivo dell’Adrai (Associazione dirigenti Rai) di cui lo stesso giorno è stato nominato presidente. L’Adrai è non ha aderito allo sciopero del prossimo 11 giugno indetto dalle altre sette sigle sindacali dei dipendenti Rai contro i tagli annunciati dal Presidente del Consiglio. Ma certo l’amicizia col premier non conta.
Chi lo conosce descrive De Siervo come un lavoratore instancabile, serissimo, profondamente professionale, ai dì fuori da ogni logica di potere. Nel 2012, sorpreso a lavorare dietro le quinte per Renzi, si giustificò: “Non faccio parte di nessuno staff, il mio è un semplice supporto tra vecchi e sinceri amici”.
Davide Vecchi, Il Fatto Quotidiano 4/6/2014