Mario Platero, Il Sole 24 Ore 4/6/2014, 4 giugno 2014
UN MILIARDO PER LA DIFESA ALL’EST
VARSAVIA.
Per prima cosa, al suo arrivo per un importante viaggio europeo ieri mattina, Barack Obama ha ringraziato gli avieri, un gruppo di 50 soldati americani e polacchi fra piloti, meccanici e addetti ai servizi di manutenzione di 4 F-16 schierati in un Hangar dell’aeroporto Chopin: «Comincio da qui perché la sicurezza dei nostri alleati del l’Europa centrale e orientale è la pietra angolare della nostra sicurezza. È sacrosanta», ha detto Obama.
È partito dunque da ieri a Varsavia, che un tempo definiva l’alleanza sovietica contro la Nato, il rilancio militare americano contro le incursioni militari della Russia, in Georgia prima e poi in Ucraina. Un messaggio "muscolare" diretto a Vladimir Putin. Per poter essere pronti ad ogni evenienza non ci saranno solo sanzioni, ma un rafforzamento della Nato. Obama ha proposto al Congresso di stanziare un miliardo di dollari per rafforzare i programmi attuali che prevedono oltre alla presenza in rotazione di F-16 e Hercules C-130 in Polonia un rafforzamento della missione della Guardia Costiera americana nel Mar Baltico per garantire Latvia, Estonia e Lituania e di altre navi sia nel Baltico che nel Mar Nero per garantire indirettamente l’Ucraina, la Georgia e la Moldavia.
Ci sarà anche uno schieramento più efficiente dei mezzi militari e un maggiore coordinamento fra i paesi coinvolti. Il presidente polacco Bronislaw Komorowski ha annunciato ieri di voler aumentare gli stanziamenti per la difesa polacca e per rafforzare la Nato al 2% del Pil. Un doppio annuncio questo seguito da altri impegni fra i dieci paesi che hanno partecipato nel pomeriggio alla "Conferenza per la Solidarietà" (Croazia, Ungheria, Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania, Bulgaria, Repubbliche Ceca, Slovacchia, Romania). Il messaggio è chiaro per gli altri paesi europei: dovranno seguire l’esempio dei paesi dell’Est e aumentare i loro stanziamenti militari. Per fare un confronto, l’Italia a questo punto spende circa la metà in termini di percentuali sul Pil di quanto abbia deciso di spendere la Polonia.
Dopo il vertice della solidarietà di ieri sera vi è stata una dichiarazione congiunta che formalizza la posizione americana e degli altri paesi dell’Est Europa: «I passi che abbiamo intrapreso per rafforzare la nostra presenza militare in Europa Orientale e nei paesi baltici sono in risposta all’intervento militare illegale e al tentativo da parte russa di annettere territorio ucraino». Territorio ucraino vuol dire la Crimea e i territori dell’Ucraina orientale dove ancora ieri vi sono stati scontri armati.
Queste notizie hanno fatto da cornice molto concreta al messaggio centrale di questo viaggio europeo del presidente americano alla Russia di Vladimir Putin: altre manifestazioni di violenza o annessioni territoriali al di fuori delle legittime procedure previste nei trattati internazionali non saranno tollerate: «Ricordo di quando il presidente Komorowski mi parlò del suo sogno di libertà e di quanto fosse importante mantenerlo. Ebbene quel sogno deve continuare... lo dico proprio oggi, alla vigilia del 25esimo anniversario della liberazione polacca».
Komorowski è stato a sua volta molto esplicito e ha chiesto al popolo russo di non seguire il loro leader lungo la strada del militarismo: «Tutti noi paesi dell’Est Europa siamo sulla stessa posizione – ha detto Komorowski – qualche cosa è cambiato ai confini orientali, prima con la Georgia qualche anno fa ora con l’Ucraina. Perché Putin ha raddoppiato il suo bilancio militare? Tutti vogliamo che la Russia si modernizzi per sviluppare rapporti economici. L’opinione pubblica russa dovrebbe essere dalla parte della modernizzazione del paese e non appoggiare le idee che puntano alla ricostituzione di un impero».
Negli incontri si è anche parlato di rafforzare i sistemi giuridici ed economici per rafforzare la trasparenza delle giovani democrazie e combattere la corruzione e soprattutto di autonomia energetica. Obama ha menzionato un progetto per costruire nuovi condotti energetici in Moldavia con l’aiuto della Romania e di voler lavorare con l’Unione europea e con i paesi baltici per minimizzare la dipendenza dalle forniture russe.
Oggi un bagno di folla per le celebrazioni del 25esimo anniversario delle elezioni polacche e l’incontro con il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko che assumerà il potere sabato per coordinare un’azione comune. A quel punto il quadro, sia sul piano simbolico che su quello militare sarà completo. E Obama chiederà che il G-7 politico, oggi a Bruxelles, sottoscriva quanto concordato a Varsavia.
Mario Platero, Il Sole 24 Ore 4/6/2014