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 2014  giugno 04 Mercoledì calendario

LA RIVINCITA DEL BRUTTINO

Magari non è vero niente. Magari domani arriva il solito comunicato stampa americano, pieno zeppo di parole come «rispetto», «privacy», «amicizia» a smentire tutto. Oppure peggio: è una mossa pubblicitaria per l’anniversario di Pulp Fiction, festeggiato in grande stile a Cannes.
Non importa. Qualunque sia la verità, e fino a smentita dei diretti interessati, crederci è bello. A 20 anni da quell’incontro, da quel film, da quell’intesa, Uma Thurman e Quentin Tarantino sarebbero una coppia. È quanto afferma il settimanale US Weekly scendendo anche in dettagli: proprio a Cannes i due avrebbero trascorso molto tempo insieme in una villa sul mare. Quella che fino a poco tempo fa era solo un’amicizia oggi sarebbe finalmente diventata qualcosa di più. E notare l’enfasi sulla parola finalmente.
L’unico dato certo in questa faccenda ancora tutta da verificare è questo: Quentin, Uma, l’ha sempre amata. E non ha neanche fatto nulla per nasconderlo. L’ha chiamata la sua musa, ha scritto film pensando a lei (Pulp Fiction, certo, ma soprattutto Kill Bill volume 1 e 2), su di lei ha riversato il suo ben noto feticismo per i piedi (una scena su tutte: quella nel volume 1, quando La Sposa, scappata dall’ospedale, sale in macchina e non riesce a muovere le gambe). L’ha amata, insomma, come un regista può amare la sua attrice, uno scrittore la sua eroina, il ragazzo bruttino la più bella del liceo: in silenzio, sperando che un giorno lei si accorgesse di lui, che quel «ti voglio bene come a un amico» si trasformasse in qualche cosa di più.
Sì, Quentin ha sempre amato Uma, non ci sono dubbi. «Girare Kill Bill è stato un po’ come essere sposati», dichiarava nel 2004. Lei ribatteva: «In questo momento siamo troppo vicini per poter essere una coppia», variante della ben più famosa: «Non voglio rovinare la nostra amicizia», ovvero la scusa che le femmine danno ai maschi a cui vogliono bene ma da cui non sono attratte fisicamente, ma che possono sempre tornare utili in futuro, chissà, la vita è lunga.
L’altra cosa certa, infatti, è che sia Quentin sia Uma in questo momento sono single. Lei, dopo essere stata sposata (e tradita con la baby sitter) con Ethan Hawke dal 1998 al 2004, negli ultimi anni si era imbarcata in una relazione più off che on con il miliardario Arki Busson da cui, non più di due anni fa, ha avuto una figlia: Rosalind Arusha Arkadina Altalune Florence Thurman-Busson. Lui, dopo Mira Sorvino, Sofia Coppola e la scrittrice poi accusata di plagio Lianne MacDougall, aveva avuto una storia di una notte con una studentessa che il giorno dopo, con una mail finita su sito Gawker, lo aveva esposto pubblicamente raccontando per filo e per segno dettagli intimi e non del tutto lusinghieri del loro incontro. Che è un po’ la fine che fanno i nerd quando, forti del successo professionale, decidono di puntare a donne al di fuori della loro portata e che poi si rivelano solo in cerca di pubblicità.
Un rischio che con Uma non corre, anzi: se c’è un momento in cui entrambi hanno bisogno di qualcuno con cui sentirsi al sicuro, be’, è proprio questo. Per non parlare di quanto sarebbe romantico vederli finalmente insieme, la migliore rivincita e il migliore insegnamento per tutti gli imbranati del mondo a non perdere la speranza, poi l’amore arriva e anche la donna che sembrava irraggiungibile diventa possibile. Basta avere pazienza.
Se i 20 anni di distanza inteneriscono è perché in fondo da un amore irrisolto ci siamo passati tutti e lo dimostrano i commenti che abbondano su Twitter da quando è apparsa la notizia. Tutti a fare il tifo, tutti a crederci, tutti a volere il lieto fine. «Impariamo da Quentin: insistere, insistere, insistere», è stato quello più diffuso. Magari non è vero, ecco, ma Uma e Quentin sono davvero la realizzazione di una piccola favola: quella del ragazzo geniale ma bruttino che finalmente riesce a conquistare la bella di cui è sempre stato innamorato. Quella della bella infelice che aveva l’amore sotto il naso ma ci ha messo una vita per accorgersene. E per vivere felice e contenta.