Giuliana De Vivo, il Giornale 4/6/2014, 4 giugno 2014
L’ALTRA SUCCESSIONE, DALL’AUSTERA SOFIA ALLA RIBELLE LETIZIA
Due donne diversissime. Per estrazione, formazione,carattere,stile.L’abdicazione vale sempre doppio, per il sovrano e l’altra metà della coppia reale. E il cambio non poteva essere più radicale.
Sofia è nata già regina. Figlia del re di Grecia Paolo I e Federica di Hannover, a essere chiamata sua altezza reale è abituata da una vita. Letizia Ortiz Rocasolano è la prima borghese a entrare nella monarchia più tradizionalista d’Europa.La sua storia non è nemmeno paragonabile a quella di Kate Middleton, una che ha investito e lavorato fin dall’adolescenza per accalappiarsi uno scapolo d’alto lignaggio. Letizia quello che accadeva nel palazzo della Zarzuela pensava di raccontarlo da giornalista - qui sì che è figlia d’arte: il padre Jesús lavorava in radio, e giornalista era anche la nonna Menchu Álvarez del Valle - , non di diventarne lei stessa protagonista. Almeno non fino al 2002, quando a cena da quello che allora era il suo capo, il direttore di Tve Pedro Erquizia, scoccò la scintilla con il principe Felipe. Coronata con le nozze - lei con alle spalle già un divorzio da un matrimonio civile - il 22 maggio del 2004. Così se doña Sofia è stata educata al protocollo e all’arte della diplomazia, Letizia ha studiato per fare le pulci a chi conta, casa reale compresa. Per la prima, in quasi 52 anni di matrimonio con Juan Carlos, non c’è stata distinzione tra essere moglie e essere regina, l’amore e il trono un’unica questione.Poche dichiarazioni, mai una parola fuori posto, neanche di fronte alle tante amanti del marito, alcune pure sfacciatamente di dominio pubblico. Sofia ha portato pure le corna come fossero una corona: a testa alta, in silenzio. Con l’eleganza solida che solo certe regine vecchio stampo possiedono. Ha dedicato la vita ai figli, poi ai nipoti, ha gestito l’immagine appannatissima della casa reale dopo l’indagineper corruzione sull’Infanta Cristina e il marito Iñaki Urgangarin. Intensificando la sua agenda, dedicandosi ancora di più alla beneficenza. Perciò ancora oggi è lei, assieme al figlio, la più amata dagli spagnoli, spanne sopra Juan Carlos e la nuora.
Letizia invece è una che non le manda a dire: «Non mi interrompere per favore», disse a Felipe aitempi della conferenza stampa che ufficializzava il fidanzamento. Un anno fa, inaugurando un seminario sulla lingua, bacchettò i media, cioè i suoi ex colleghi: «Non è lo stesso dire aiuti o salvataggio, recessione o crescita negativa, ristrutturazione invece di tagli». Del resto già ai tempi della carriera in tv la mezzobusto era nota per il caratterino e per l’ambizione, pure un po’ sgomitante, hanno malignato alcuni ex colleghi. Da quando è principessa delle Asturie ha cercato di darsi una regolata, imparando dalla suocera, ma di colpi di testa se n’è concessi: le sue foto in jeans o pantaloni attillati di pelle mentre balla durante alcuni concerti hanno monopolizzato i siti di gossip. I portali di moda la monitorano costantemente: il suo stile da fashion victim , un po’ rock e aggressivo,ha fatto scuola. Nulla a che vedere con i tailleur classici o gli abiti da gran soirée scelti da Sofia. Che di certo mai si sarebbe sognata di ricorrere alla chirurgia estetica: i rumors attribuiscono a Letizia interventi a naso, seno, zigomi. Frutto di quell’ossessione per l’immagine che l’aveva anche fatta ammalare di anoressia. Ora che manca poco alla proclamazione di re Felipe VI- entro fine mese- i riflettori sono puntati su di lei. Che eredita il difficile compito di essere all’altezza di Sofia.