F.Mas., Corriere della Sera 4/6/2014, 4 giugno 2014
BLANKFEIN, IL BANCHIERE D’ORO
La professione è la stessa ma lo stipendio, a seconda che il mestiere di amministratore delegato di banca si svolga negli Stati Uniti o in Europa, è diverso, e anche di molto. Ed è quello dei banchieri Usa a tornare a viaggiare verso i livelli pre crisi, con un rialzo medio del 10% nel 2013, mentre i compensi (bonus compresi) dei top banker del Vecchio Continente segnano il passo — pur restando ampiamente su livelli milionari — per il ritmo lento della ripresa economica e per la pressione di un’opinione pubblica colpita dagli scandali.
La rilevazione dell’istituto americano Equitar (per il Financial Times) basata su 15 istituti evidenzia questo trend, che risalta ancora di più se si confrontano gli eccellenti risultati di Borsa di entrambi i gruppi di istituti in America e in Europa. A contribuire al divario, secondo gli analisti, è anche il minore peso dell’investment banking nelle banche europee e un sistema di regole che ora rende più difficile realizzare profitti con il trading.
In testa alla classifica del 2013, tra i banchieri più pagati c’è il presidente e amministratore delegato di Goldman Sachs, Lloyd C. Blankfein, che lo scorso anno ha incassato 19,9 milioni di dollari tra stipendio base (2 milioni), bonus (6,3 milioni) e stock option (11,3 milioni). Per lui si tratta di un salto di ben il 50% rispetto ai 13,3 milioni di dollari nel 2012. Da sempre il «signore d’oro» è ai primi posti tra i banchieri più ricchi del mondo: da giugno 2006 quando venne nominato chairman e ceo, Blankfein, 59 anni, ha guadagnato circa 228 milioni di dollari. E questo pur avendo rinunciato nel 2009 allo stipendio dopo che la banca dovette essere salvata dal governo degli Stati Uniti. Al secondo posto tra i più pagati del 2013 c’è John Stumpf, a capo dell’americana Wells Fargo, con 19,3 milioni di dollari (invariato), seguito da Mike Corbat, nuovo ceo di Citigroup, con 17,6 milioni. Il meno pagato dei banchieri americani è l’amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, con 11,8 milioni. In coda alla classifica sono le banche europee: al quindicesimo posto c’è Ross McEwan, a capo di Royal Bank of Scotland, con «appena» 4 milioni di dollari. Appena più in alto gli spagnoli Javier Marín, del Santander, con 5,8 milioni di dollari, e Francisco González, di Bbva, con 6,7 milioni.
F. Mas.