Dario Di Vico, Corriere della Sera 4/6/2014, 4 giugno 2014
INDUSTRIALI E STAMPANTE 3D
Non capita tutti i giorni che un’assemblea di un’associazione industriali si apra con l’elogio delle stampanti 3D. Esposte nel grande salone di Malpensafiere e incoronate come chiave per il futuro dalla relazione del presidente Giovanni Brugnoli. E’ successo ieri a Malpensafiere dove si sono riuniti i nipotini di Giovanni Borghi ovvero gli iscritti ad una delle più grandi e blasonate unioni industriali del Nord. «Può darsi — ha scandito Brugnoli — che noi italiani abbiamo perso la strada delle alte tecnologie, abbiamo rinunciato a competere sui fronti ad altissima innovazione come l’informatica, le telecomunicazioni o l’energia nucleare ma siamo in prima fila nell’innovazione incrementale. E non è un caso che all’ingresso abbiate trovato delle stampanti 3D». Non è una moda del momento, ha assicurato Brugnoli, né un divertissement per sentirsi moderni ma anzi «è l’avanguardia di un cambiamento che, così come è stato per Internet e le telecomunicazioni, avanza molto più rapidamente di quanto l’innovazione abbia mai fatto nel passato».
La stampa 3D consente simulazioni avanzate, rettifiche in corso d’opera, di rivoluzionare la gestione del magazzino e «di acquisire in pochi minuti modelli matematici complessi che in passato erano frutto di mesi di lavoro». Gli industriali varesini credono così tanto alla nuova frontiera del business che si candidano ad esserne la capitale. Brugnoli, infatti, ha chiuso sciorinando la realtà dei laboratori di fabbricazione digitale della Libera Università di Castellanza, la leadership nazionale dei server provider nati e anche Varesenews «il quotidiano online di informazione locale più letto nel Paese». Il messaggio del presidente è stato accolto entusiasticamente dalla Confartigianato perché giudicato «capace di avvicinare tra loro aziende di tutte le tipologie e di tutte le dimensioni». Grandi industriali e Piccoli più vicini grazie al 3D.