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 2014  giugno 03 Martedì calendario

IATA: 2014 RECORD PER I VETTORI AEREI


da Doha (Qatar)
Ali sempre più spiegate per il trasporto aereo mondiale nel 2014 con ricavi per 746 miliardi di dollari (548 miliardi di euro) e profitti che toccheranno i 18 miliardi di dollari (13,2 miliardi di euro): queste le previsioni emerse ieri a Doha (Qatar) all’assemblea generale della Iata, l’associazione che raggruppa oltre 240 compagnie aeree di tutto il mondo, per una quota di mercato dell’82%. Attualmente il settore aereo assicura nel mondo circa 58 milioni di occupati per un volume d’affari di 2,4 trilioni di dollari, investimenti per 150 miliardi dollari (110 mld di euro) e per i singoli stati un volume di entrate per tasse governative di 121 miliardi di dollari (quasi 89 miliardi di euro). Eppure, se il traffico passeggeri ha ripreso a crescere con un tasso vicino al +7,5%, il settore cargo, che ad oggi assicura il trasporto di un terzo delle merci in tutto il mondo per un valore di 6,4 miliardi di dollari (4,7 mld di euro), avanza solo del 3,2%. La scommessa operativa del futuro per le aerolinee, rilanciata a Doha dal numero uno della Iata Tony Tyler, è perciò quella di implementare il business nel trasporto aereo delle merci, specialmente da Cina e India, mercati con le maggiori potenzialità di crescita. «Nel dettaglio», ha detto Tyler, «quest’anno l’aviazione commerciale trasporterà 3,3 miliardi di passeggeri coprendo 50mila tratte ed assicurando oltre 100mila voli al giorno, ma la vera sfida è il miglioramento delle nostre perfomance finanziarie dal momento che a fronte di 746 miliardi di dollari di ricavi, il margine netto tocca solo il 2,4%, vale a dire appena 6 dollari a passeggero». Rimane poi ancora salato il conto del carburante, oltre 210 miliardi di dollari (154 miliardi di euro) che incide del 30% sui costi generali delle compagnie aeree. Così come un’altra sfida dagli investimenti importanti sarà l’innovazione per l’accesso ai servizi aerei, con le nuove modalità di prenotazione e acquisto voli attraverso smartphone, tablet e l’armonizzazione dei sistemi di sicurezza con le procedure d’imbarco sempre più hi-tech. La Iata ha già lanciato il programma Ncd (new capability distribution), che si servirà delle banche-dati per fornire al passeggero il miglior volo al miglior prezzo. Altro impegnativo fronte sarà quello della sicurezza, dove le aerolinee hanno impegnato circa 5 miliardi di dollari. Infine l’ultima sfida, tutta politica, dove la Iata si gioca una parte della sua credibilità associativa: la capacità di sottrarre una parte degli spazi aerei al settore militare per poter così ampliare e rendere meno congestionato il traffico aereo commerciale.

Andrea Lovelock, MilanoFinanza 3/6/2014