Angela Zoppo, MilanoFinanza 3/6/2014, 3 giugno 2014
ALITALIA-ETIHAD, NOZZE IN DUE FASI
Mezzo miliardo di euro subito sul piatto, il resto nel 2015, accettazione di massima delle proposte delle banche sulla parziale cancellazione dei debiti, persino meno esuberi del previsto. Su queste basi si riparte dalla lettera di Etihad, appena arrivata all’ad Gabriele del Torchio, che è più della promessa di matrimonio a lungo attesa perché formulata in termini meno duri rispetto alle richieste iniziali degli emiratini.
Insomma è il segnale che l’interesse di Abu Dhabi a entrare nel capitale della compagnia italiana è forte, e rappresenta anche un’apertura di credito sul fronte del costo del lavoro, perché Alitalia a oggi non ha ancora raggiunto un accordo con i sindacati. Da Doha (si veda anche altro articolo in pagina), dov’è andato per gli stati generali della Iata, il ceo di Etihad James Hogan si è detto «fiducioso che l’operazione possa procedere secondo la proposta inoltrata ad Alitalia». Le prossime settimane serviranno perciò a mettere a punto gli ultimi dettagli dell’alleanza, ma prima c’è un necessario passaggio intermedio: la parola passa ora al consiglio d’amministrazione dell’Alitalia, convocato per venerdì prossimo. Se la scorsa settimana Etihad ha dovuto riunire il board due volte nel giro di pochi giorni per ottenere il via libera a procedere nelle trattative, Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno si augurano invece che basti una sola riunione per convincere tutti ad andare avanti, compresa Air France-Klm, che non ha risparmiato critiche all’indirizzo della partnership, anche se ieri, sempre a Doha, il ceo Alexandre De Juniac è sembrato voler ammorbidire un po’ i toni. «A questo punto penso che l’intesa Etihad-Alitalia si stia avviando alla fase finale», ha detto. «Non credo che questo possa compromettere i nostri accordi con Alitalia».
Dal 6 giugno quindi le due compagnie potrebbero arrivare alla volata finale con l’obiettivo di definire numeri e modalità dell’alleanza già entro la fine del mese. Una bozza del piano andrà anche all’esame dell’Ue per rassicurarla sul rispetto delle regole Ue in materia di possessi azionari da parte di compagnie extra Ue. Non è un mistero, infatti, che i concorrenti più diretti di Alitalia, come Lufthansa e British Airways, contino ancora su un intervento di Bruxelles per impedire le nozze. Sulla carta però quella tra Alitalia ed Etihad è inattaccabile: la compagnia di Abu Dhabi si fermerà probabilmente al 45% della newco cui verranno conferite le attività di volo del vettore italiano. Un’ulteriore quota che la porterebbe invece alla soglia massima del 49% potrebbe essere acquisita nel 2015. Questo spiegherebbe anche perché Etihad avrebbe comunicato all’Alitalia la sua intenzione di investire subito 500 milioni di euro e il resto l’anno successivo (dai 60 ai 100 milioni di euro).
Quanto agli esuberi, trapelano numeri inferiori a quelli circolati finora. Il punto è che Etihad non vuole sentir parlare di ammortizzatori sociali, turnover e contratti di solidarietà, ma chiede tagli netti. I dipendenti sacrificabili sarebbero perciò 1.200, ai quali si potrebbero aggiungere i circa 700 che sono già in cassa integrazione volontaria. Per altri 7-800 dipendenti, tra piloti e assistenti di volo, potrebbero invece aprirsi strade alternative. Sul debito, invece, Alitalia resta all’ultima proposta delle banche, sia le due che sono anche azioniste Intesa Sanpaolo (20,6%) e Unicredit (13%), che le altre creditrici, Popolare di Sondrio e Mps, di cancellare un terzo dell’indebitamento a breve (560 milioni) per trasformare il resto in convertendo. Ma ciò che più conta per Etihad è che sulla newco gravi solo l’indebitamento al servizio della flotta.
Le prove generali del futuro a due, intanto, sono partite col comunicato congiunto emesso ieri a sostegno del programma turistico Italiani nel Mondo 2015, presentato in 14 Ambasciate e Consolati italiani in tutto il mondo nel giorno della festa della Repubblica, e collegato all’Expo 2015. Per Peter Baumgartner, direttore commerciale della compagnia emiratina, «l’Italia è un mercato importante per Etihad e italiani nel Mondo è l’iniziativa perfetta a cui associarsi. Noi contiamo di collegare le grandi comunità di italiani all’estero, in Australia, in Asia e nella regione del Golfo, attraverso il nostro hub di Abu Dhabi, con gli amici, la famiglia e i partner commerciali in Italia». Alitalia si impegna a garantire tariffe speciali. Il direttore marketing Marco Martinasso ha spiegato che «in qualità di principale compagnia aerea italiana Alitalia è lieta di aderire al programma ’Italiani nel Mondo’ e di poter offrire agli italiani che vivono all’estero sconti speciali sui voli nazionali, oltre a una serie di altri vantaggi legati all’offerta “Vivi l’Italia”».
Angela Zoppo, MilanoFinanza 3/6/2014