D - la Repubblica 31/5/2014, 31 maggio 2014
MA LA NOTTE NO
Il sindaco di Seul ha fissato un coprifuoco unico nel suo genere: nessuno studente può frequentare corsi di perfezionamento dopo le dieci di sera. Vietato andare oltre, senza eccezioni di materia. Il motivo? Garantire almeno qualche ora di sonno agli alunni considerati tra i più bravi del mondo, che però sono anche i più infelici. La Corea del Sud - oltre alla tragedia, con polemiche, del traghetto affondato con 302 studenti morti e dispersi - ha un’altra emergenza: è tra i Paesi con il tasso giovanile di suicidi più elevato. Stando a due ricerche condotte da due diversi istituti nazionali, più della metà degli adolescenti ha pensato di togliersi la vita e il 69% si dice stressato per colpa della pressione scolastica esercitata prima di tutto dai genitori. Non a caso è stata coniata un’espressione eloquente: overdose scolastica. Fin da bambini gli studenti sono sottoposti a forti pressioni, e già il 45% alle elementari frequenta corsi di ripetizione privati fino a sera. Il risultato è che gli ultimi test Pisa, le prove che vengono condotte ogni tre anni tra i quindicenni dei paesi Ocse, hanno giudicato i coreani tra i più qualificati, preceduti solamente dai ragazzi di Singapore. Gli italiani, per dire, sono al 32esimo posto per le competenze matematiche. Anche l’Europa ha la sua Corea del Sud: il Paese storicamente piazzato meglio ai test è la Finlandia, nazione che purtroppo ha il primato dei suicidi fra i 13 e i 19 anni, un fenomeno che sta diminuendo
grazie a una politica di supporto psicologico contro la depressione portata avanti con determinazione dagli ultimi governi. Un segnale positivo arriva anche dalla Gran Bretagna, tra i primi nella hit list Pearson che misura il sistema educativo, ma anche un Paese dove è in corso un dibattito vivace sul diritto dei bambini al relax. Una parola che i ragazzi coreani, purtroppo, sanno solo scrivere (magari in quattro lingue).