Marco Nese, Corriere della Sera 3/6/2014, 3 giugno 2014
QUEL PALCO AFFOLLATO E LE REGOLE DEL PROTOCOLLO
Alla parata del 2 Giugno si è visto un palco autorità affollato. Al centro, in prima fila, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, in mezzo ai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini. Dopo Grasso, la poltrona riservata al capo del governo Matteo Renzi. Nelle cerimonie ufficiali, l’assegnazione dei posti avviene secondo le regole di un protocollo della Presidenza del Consiglio, la cui ultima versione risale al 2008, a cura di Gianni Letta a quell’epoca sottosegretario a Palazzo Chigi con Berlusconi.
Nel caso della parata di ieri, gli elenchi degli invitati sono stati compilati dal ministero della Difesa e dal cerimoniale del Quirinale. A ogni personaggio viene recapitato un invito. Funzionari di Palazzo Chigi, Quirinale e Difesa attendono gli ospiti sulla tribuna, a ognuno indicano dove sedere. Sedeva accanto a Renzi il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Più a sinistra si nota Simone Baldelli, vicepresidente della Camera, affiancato da Federica Mogherini, ministro degli Esteri, con accanto la sua collega Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme. Segue Pierferdinando Casini, presidente della Commissione esteri del Senato, carica equiparata, secondo il cerimoniale, a ministro.
Spostando lo sguardo a destra, dopo la Boldrini si riconosce Gaetano Silvestri, presidente della Corte costituzionale, con accanto Luigi Binelli Mantelli, capo di stato maggiore della Difesa, e poi Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, dopo il quale sedeva Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento europeo, e il ministro dell’Interno Angelino Alfano. In seconda fila, tra gli altri, Mauro Moretti, ad Finmeccanica, Donato Marra, segretario generale del Quirinale, il generale Rolando Mosca Moschini, consigliere militare del Quirinale.
Marco Nese