Ugo Trani, Il Messaggero 2/6/2014, 2 giugno 2014
ECCO LA ROSA DI PRANDELLI
La sorpresa, prima di cena, fa rumore: Prandelli esclude Rossi dall’elenco dei 23 per il mondiale. Nella lista, con il sorpasso al fotofinish su Destro, entra Insigne. «È la rinuncia più sofferta». Il ct non sceglie con il cuore, ma per il bene della Nazionale: legatissimo a Pepito, lo lascia a casa perché non è in grado di sostenere le fatiche di una competizione così massacrante come quella che aspetta l’Italia, dalla fine di questa settimana, in Brasile. Il centravanti della Fiorentina, tornato in campo dopo il lungo stop, solo un mese fa, il 3 maggio, nella finale di Coppa Italia all’Olimpico contro il Napoli, sabato sera ha dimostrato a Londra di non essere ancora recuperato al cento per cento. Mentalmente più che fisicamente. Perché, contro l’Irlanda, non ha mai cercato i contrasti, evitandoli e quasi tenendosi a distanza di sicurezza dagli avversari. Per non farsi male. Intimorito, nonostante il carattere lo abbia sempre accompagnato nella rincorsa poi sfumata sul più bello. Dall’infortunio del 5 gennaio contro il Livorno, non ha più giocato una gara intera. Il ritorno in azzurro, con i 70 minuti del Craven Cottage, diventa anche il test più lungo dal giorno del suo rientro. Non è bastato, però. Escluso da Lippi, ancora pentito, per il mondiale del 2010 in Sudafrica, e perso l’Europeo in Polonia e Ucraina di due anni fa, per il crack al ginocchio destro, non ce la fa a entrare tra i convocati per la terza volta di fila. «La delusione è grande perché viene dopo cinque mesi di sacrifici incredibili. Ma ora farà il tifo per i compagni» spiega il suo manager Pastorello.
ALTRE 4 BOCCIATURE
«Vai scugnizzo, metti il samba nelle gambe» il tweet che De Laurentiis dedica a Insigne, chiamato a sostituire Rossi nel gruppo dei 23 che oggi, entro la mezzanotte, sarà ufficializzato pure alla Fifa. L’esterno del Napoli e non Destro (che non avrebbe accettato il ruolo di “riserva”), il più in forma degli azzurri (almeno questo risulta nelle tabelle stilate dallo staff dei preparatori della nazionale), perché Prandelli più che del centravanti ha bisogno della seconda punta. Il romanista finisce terzo dietro Balotelli (ancora bloccato dall’affaticamento agli adduttori) e Immobile: quindi è il capocannoniere della serie A che gli soffia il posto («si realizza il sogno da bambino», ha twittato Ciro). Insigne è l’alternativa a Cassano. Cerci, pur giocando ormai da attaccante dietro la prima punta, copre pure il ruolo di esterno. Escono di scena anche i difensori Maggio e Pasqual, il primo perché non al meglio (tradito dal pneumotorace che lo ha fermato prima della conclusione del campionato) e l’altro perché superato dagli emergenti Darmian e De Sciglio, in grado di giocare su entrambe le fasce. Tra l’altro i terzini titolari sono Abate e Chiellini e quindi con quattro opzioni il ct va sul sicuro. Sono tre i centrali difensivi: Barzagli, Paletta e Bonucci. Solo l’ultimo sta bene. Ecco spiegata la convocazione del ventiquattresimo: il 5 giugno anche Ranocchia partirà per Rio de Janeiro. La Fifa consente la sostituzione, per infortuno, fino al giorno prima del debutto nella manifestazione. A centrocampo, insieme con lo sfortunato Montolivo, scartato Romulo: l’italobrasiliano, dopo tre giorni, è sembrato staccato dagli altri. Il quarto giocatore tagliato permette a Parolo di partecipare all’avventura. Verratti è promosso da tempo e Aquilani sostituisce l’amico Montolivo.
AVANZA CANDREVA
Gli esperimenti visti a Londra proseguiranno in questi giorni e magari anche nell’amichevole di mercoledì sera a Perugia contro il Lussemburgo. Rispetto a Euro 2012, nel ruolo di Montolivo, potrebbe aver spazio Candreva, capace di fare il trequartista e anche la mezzala. Il laziale è utile per qualsiasi sistema di gioco: dal 4-3-1-2 al 4-3-3, passando dal 3-5-2 che in alcune fasi si è visto a Londra, con il doppio regista, Thiago Motta a impostare in mezzo ai difensori centrali e Verratti qualche metro più avanti. Ruoli che rispettivamente sono di De Rossi, migliore realizzatore del gruppo (15 reti) e Pirlo.
BLOCCO BIANCONERO
Confermato il cuore Juve, con 6 giocatori, mentre sono 3 quelli di Milan, Parma, Torino e Psg, e 1 per Fiorentina, Genoa, Lazio, Napoli e Roma. Rimangono solo due oriundi: l’italoargentino Paletta e l’italobrasiliano Thiago Motta. Ieri serata libera (azzurri a cena fuori). Gli esclusi, ovviamente, hanno lasciato Coverciano.