Pierfrancesco Archetti, La Gazzetta dello Sport 3/6/2014, 3 giugno 2014
HOENESS È ENTRATO IN CARCERE: «SARA’ TRATTATO COME GLI ALTRI»
Un’auto grigia e lussuosa, ovviamente di marca bavarese, ha scansato ieri mattina una siepe di fotografi, cronisti e telecamere entrando da una porta laterale del carcere di Landsberg am Lech, circa 70 chilometri da Monaco. A bordo il pregiudicato più celebre di tutta la Germania, Uli Hoeness, che ha iniziato così a scontare la condanna a 3 anni e sei mesi. L’ex presidente del Bayern era stato giudicato colpevole di frode fiscale il 13 marzo scorso dal tribunale regionale di Monaco di Baviera: aveva nascosto al fisco 28,46 milioni di euro di guadagni ottenuti da spericolate operazioni finanziarie, compravendita di azioni e speculazioni con monete straniere. Numeri pazzeschi da persona «non a posto» (50 mila transazioni in 9 anni) come si è definito nelle udienze, guadagni immensi (in un anno 138 milioni), perdite estreme dopo il crollo dei mercati, estratti conto stratosferici (155 milioni nel 2005): soldi nascosti nella banca svizzera Vontobel. L’autodenuncia del gennaio 2013 non è stata ritenuta credibile, ma un sistema per evitare il processo. Finito il quale Hoeness ha stupito rinunciando all’appello, che gli avrebbe regalato almeno un altro anno di libertà. Ha avuto il tempo di festeggiare lo scudetto del Bayern, di salutare così i soci nell’assemblea straordinaria del 2 maggio che ha eletto come suo successore l’amico Karl Hopfner: «Sono sicuro: tornerò»
Libertà vigilata Hoeness non resterà per tutti i 42 mesi nel carcere che ospitò anche Adolf Hitler. Tra sei mesi potrà avere permessi per uscire e vedere la famiglia più delle due volte al mese (per due ore di colloqui) concessegli ora. A metà pena potrebbe ottenere la libertà vigilata, sempre in caso di buona condotta. «Qui sarà trattato come gli altri: è come stare in un altro mondo, è la stessa cosa per un milionario o per un contadino», ha detto Anton Bachl, capo del sindacato dei funzionari dei penitenziari, all’agenzia Dpa. Come tutti quindi dovuto spogliarsi e consegnare gli effetti personali, tranne un orologio e la fede nuziale. Poi gli appuntamenti con il medico e con lo psicologo per le visite. Quindi una vita scandita dalla sveglia alle 5.50, da docce condivise, da una cella stretta. Hoeness pare che lavorerà in macelleria, visto che è proprietario di una fabbrica di insaccati, e guadagnerà 11,94 euro al giorno. Pochi per giocarli in Borsa.