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 2014  giugno 02 Lunedì calendario

VICTORIA RICOMINCIA DA X FACTOR: MI PREPARO CON IL MIO ANALISTA


La sua entrata in Rai era stata piuttosto rocambolesca. «E diciamo che anche l’uscita non è stata da meno», commenta divertita Victoria Cabello. Due anni su Rai2, alla guida di «Quelli che... il calcio». Poi, alla fine della seconda edizione, la rete le comunica piuttosto inaspettatamente il cambio di conduzione. Era lo scorso maggio e da allora alla presentatrice non è scappata neanche una parola. «I fatti si commentano da soli», dice adesso che un nuovo progetto impone di rompere il silenzio. Da settembre sarà dietro il tavolone di «X Factor», vicino a Mika, Morgan e all’altro nuovo acquisto del programma di Sky Uno, Fedez. Il lavoro è già iniziato: a Bologna, dal 7 al 9 giugno, ci sarà la prima tappa delle audizioni.
Come era già successo con il programma di Rai2, la conduttrice ancora una volta subentra a Simona Ventura: «Sia nel caso di “Quelli che... il calcio” che adesso con “X Factor”, è stata sempre una scelta di Simona quella di fare altro... per il resto che dire? Di sicuro ha buon gusto in materia di programmi. Io facendo tv ho sempre sognato di fare la carriera di Simona Ventura... certo, non avrei mai pensato di seguirla passo passo tipo stalker. Ho paura anche di andare alle feste ormai e pensare che magari c’è lei, mi vede e dice: pure qui».
Oltre all’entusiasmo per la nuova avventura, c’è però anche qualche timore: «Soprattutto di non saper dire di no in modo diplomatico. Non so farlo, ho sempre paura di deludere. Ci sto lavorando con il mio analista. “X Factor” in questo senso sarà anche terapeutico per me».
Eppure qualche no, anche piuttosto impegnativo, nell’ultimo anno lo ha detto: «Avrei fatto un anno in più a “Quelli che il calcio”. I risultati c’erano e sentivo di avercela messa tutta: avevo puntato su una formula precisa, l’intrattenimento con al centro il calcio. Del resto è difficile parlare da puristi di calcio quando il calcio non ce l’hai. L’idea sembrava funzionare. Per me sono stati anni di grande crescita professionale. Ma poi il direttore è cambiato, ha scelto Savino e io ho scelto di non fare le altre cose che mi aveva proposto perché non le sentivo in linea con me». Proposte interessanti: si dice la conduzione di «The Voice» e una seconda serata. «Sì, è vero. Ho rifiutato perché presentare “The Voice” non mi avrebbe né aggiunto né tolto niente mentre fare il giudice a “X Factor” è per me una nuova sfida. I programmi che scelgo, compreso Sanremo, devono farmi crescere, questo è il mio criterio per decidere». E così oggi la conduttrice si dice «contenta che le cose siano andate in questo modo. Ringrazio la Rai perché mi ha portato esattamente dove dovevo arrivare. Un tempo ci sarei rimasta malissimo ma ora so che le cose che non ti aspetti non sono tutte negative: anni fa Linus mi licenziò da Radio Deejay. Ci sono stata male ma aveva ragione: facevo schifo in radio e alla fine gli devo dire grazie perché la sua scelta mi ha preservata. Un calcio nel sedere a volte ti può portare a esplorare posti che non immaginavi». Prima di arrivare a «X Factor» «mi sono concessa il lusso di stare un anno a casa. Fondamentalmente ho fatto fare la pipì a Silvano, il mio cane. Era questa la risposta che davo quando mi chiedevano cosa stessi facendo». In realtà... «Ho prodotto un film sulla Siria, “Border”: un bel progetto, sono entrata in corsa per portarlo a termine. È il primo lungometraggio di un esordiente, Alessio Cremonini. È stato selezionato dal festival di Toronto e dalla Festa del Cinema di Roma».
Anche in qui, un talento su cui ha creduto: «Mi piace farlo. Sono una curiosa, giro parecchio, vado al cinema, teatro, concerti, leggo. Annuso quello che c’è in giro». E se c’è qualche qualità innata, in genere, la riconosce: l’ha fatto tra gli altri con Virginia Raffaele e Arisa («Quando le avevo proposto “Victor Victoria” mi ha risposto che non voleva diventare un pupazzo televisivo. È una vera e bisogna vedere in quell’ottica anche lo sbotto finale con cui è uscita da “X Factor”»). «X Factor mi piace molto perché ritrovo la dinamica del talent scout, un lavoro che in futuro mi piacerebbe fare con più continuità: non mi ci vedo a sgambettare in tv a 60 anni. In fondo vorrei diventare come Caterina Caselli ma senza saper cantare». Intanto l’obbiettivo con “X Factor” è chiaro: «Partecipo al programma per vincere». Ma nonostante la premessa è rimasta sorpresa dalla competitività che c’è tra i suoi colleghi: «Ci sono in ballo sogni che possono diventare carriere concrete come quella di Mengoni o Chiara. Sto studiando i miei avversari per capire come non prendere troppi schiaffoni a destra e a manca». Primo bilancio: «Mika mi piace da pazzi: ha appena vinto l’edizione francese di “The Voice” ed è agguerritissimo. Con Morgan spero di non litigare, nella vita andiamo d’accordo e mi piacciono molto i suoi gusti musicali: è il giudice che a livello mondiale ha vinto più edizioni, una specie di highlander. Fedez è stato una bella sorpresa: giovane ma super grintoso». Lei è l’unica donna... «Però so cambiare le gomme dell’auto da sola: vale lo stesso?».
Ad ogni modo «sono contenta di tornare con una cosa nuova che tratta l’ambito musicale, quasi come ai tempi di Mtv, il che, dopo il calcio, mi rasserena molto». Anche se un’idea ce l’ha già: «Non sempre ha vinto il migliore». «X Factor» non sarà l’unico pensiero della conduttrice nei prossimi mesi: «Sto finalmente lavorando a un programma nuovo ma che in realtà ho nel cassetto da anni. Ora ho potuto dedicarmici. Un’altra conferma che a volte dire no fa proprio bene».