Corriere della Sera 2/6/2014, 2 giugno 2014
LA SEPARAZIONE DI PIRLO DA 55 MILA EURO AL MESE
Se 55 mila euro al mese vi sembran tanti, beh, in realtà sono molti di più. «Quella è la base, cui va aggiunto il resto: la casa a Torino, le scuole, le visite mediche, le vacanze, le spese extra. A Pirlo è stato rinnovato il contratto con la Juve: l’avvocato della moglie (Annamaria Bernardini de Pace, ndr ) come avrebbe potuto chiedere di meno?», così dice un’amica di Deborah Roversi, per dodici anni Signora Pirlo (sopra, insieme al calciatore) , madre premurosa dei suoi due figli Niccolò e Angela, di 11 e 8 anni. Non è per cattiveria, per carità, è la legge a stabilire che il tenore di vita dopo la separazione deve restare simile a quello precedente: se la consorte abitava in un attico in centro, dopo non può spostarsi in una capanna in periferia; se era abituata a spendere tot euro a settimana, poi non può scendere sotto quella soglia. Tutto questo non ha nulla a che vedere con la relazione del centrocampista della Juve e della Nazionale con Valentina Baldini, pierre torinese, già fidanzata con l’avvocato Riccardo Grande Stevens il quale in un’intervista a Chi ha fatto intuire con scarsa eleganza come lei abbia un debole per lo shopping compulsivo («certe patologie possono obbligarci ad allontanare alcune persone anche dopo anni di relazione»). La separazione consensuale tra i coniugi Pirlo si è appena consumata davanti ai giudici bresciani con sguardi bassi e musi lunghi. Ma in fondo, poteva andare peggio: siamo ben lontani dai tre miliardi di euro che sta costando al magnate Dmitrij Rybolovlev il divorzio dalla moglie Elena. Quelli sì che son dolori.