Giovanni Caprara, Corriere della Sera 3/6/2014, 3 giugno 2014
L’AEREO SOLARE CON LE ALI LARGHE COME UN BOEING DOPO IL PRIMO VOLO PREPARA IL GIRO DEL MONDO
Ha volato per due ore e 17 minuti l’aeroplano solare che per primo tenterà il giro del mondo. Era il suo battesimo dell’aria: è decollato dall’aeroporto di Payerne, in Svizzera, dove in un hangar è stato assemblato nei mesi scorsi sotto gli occhi di Bertrand Piccard che lo ha concepito. Piccard aveva compiuto nel 1999 il giro del mondo in pallone e da allora immaginava un’altra impresa, ancora più difficile ma stimolante, cioè la circumnavigazione della Terra su un velivolo alimentato solo dalla luce del Sole. Così ha costruito il prototipo Solar Impulse-1 rivolgendosi a piccole società (i grandi costruttori aeronautici sostenevano fosse impossibile) e ha dimostrato che la via è percorribile conquistando anche il record della traversata degli Stati Uniti. Con il sostegno di alcuni grandi gruppi (Solvay, Abb, Omega e Schindler) è poi passato alla realizzazione del velivolo Solar Impulse-2 che ieri ha avuto il suo debutto in cielo ai comandi del pilota collaudatore Marcus Scherdel. Leggerissimo, appena 2.300 chili, in fibra di carbonio e materiali plastici, per azionare i quattro motori elettrici usa 17 mila celle solari distribuite sulla lunghissima ala, più ampia di quelle di un Boeing, che lo fa assomigliare a un gigantesco insetto. Bertrand è nipote di Auguste, il conquistatore della stratosfera che nel 1932 con un pallone salì fino a 16.201 metri e figlio di Jacques che nel 1960 scese nella fossa delle Marianne, estrema profondità dell’Oceano Pacifico. Lui continua la tradizione: «Voglio dimostrare che oggi la tecnologia può aiutare l’uomo a migliorare la sua vita e l’ambiente». Il giro del mondo sarà tentato nella primavera 2015.