Luigi Ferrarella, Corriere della Sera 3/6/2014, 3 giugno 2014
BORGHEZIO E GLI INSULTI AI ROM PER L’UE NESSUNA IMMUNITÀ
MILANO — Cartellino rosso del Parlamento europeo al leghista Mario Borghezio, che verrà rieletto nella circoscrizione Centro Italia grazie a 5.832 preferenze, se il leader Matteo Salvini opterà per un’altra circoscrizione. L’8 aprile 2013, quando il presidente della Camera Laura Boldrini aveva invitato a un incontro a Montecitorio alcuni rappresentanti delle comunità italiane Rom e Sinti, Borghezio nella trasmissione radiofonica «La Zanzara» si era baldanzosamente espresso su «quelle facce di c... che qualche presidente della Camera riceve» nella «giornata della demagogia e del fancazzismo, poi con contorno di festival dei ladri», aggiungendo che mettere mano al portafoglio quando si vede un Rom «per evitare che te lo portino via è un riflesso pavloviano dettato da un’esperienza secolare». Poi però, quando il pm milanese Piero Basilone lo aveva indagato per diffamazione e «diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico», Borghezio si era meno baldanzosamente precipitato a invocare l’immunità rispetto a frasi rientranti nella sua idea di esercizio delle funzioni di europarlamentare. Ma il Parlamento europeo uscente in uno degli ultimi atti ha specificato come, mentre «gli atti parlamentari mostrano che Borghezio ha» in effetti «manifestato interesse per le questioni concernenti i Rom», le sue dichiarazioni alla radio — peraltro «al di là del tono che generalmente si riscontra nel dibattito politico» — non soltanto «non hanno alcun nesso diretto ed evidente con tali attività parlamentari», ma anzi «sono di natura profondamente inadeguata alla dignità del Parlamento», ponendosi «in contrasto con l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione». Di più: «Se fatte in una seduta del Parlamento europeo, affermazioni come quelle formulate da Borghezio avrebbero potuto comportare sanzioni ai sensi dell’art.153 del regolamento», sicché «non è opportuno che l’immunità parlamentare le copra». La Procura, ricevuta la comunicazione da Bruxelles, ha ora chiesto il rinvio a giudizio di Borghezio.