Alessandro Carlini, il Venerdì 30/5/2014, 30 maggio 2014
IL CASTELLO DI DRACULA LO VOGLIONO TUTTI TRANNE CHI CE L’HA
In vendita o no? È mistero sul castello di Bran in Transilvania, noto come il maniero di Dracula perché ispirò lo scrittore Bram Stoker nel suo capolavoro horror dedicato al nobile vampiro. Prima la stampa del Regno Unito ha diffuso la notizia che l’arciduca Dominic d’Asburgo e la sua famiglia, discendenti della casata reale rumena e proprietari dell’edificio, avevano messo la più importante attrazione turistica della Romania sul mercato. Poi dai media di Bucarest è arrivata la smentita: il «gioiello» resta di proprietà della famiglia nobile. A scatenare l’interesse di ricconi e oligarchi pronti a sborsare intere fortune per mettere le mani su quel luogo da brivido era stata una dichiarazione di uno studio legale di New York, al quale, secondo i giornali inglesi, si erano rivolti gli Asburgo per la vendita. «Se qualcuno ha un’offerta ragionevole – aveva detto Mark Meyer dello studio - valuteremo chi abbiamo di fronte e cosa propone, e poi considereremo l’offerta». I media rumeni e della repubblica ceca, fra cui il Prague Post, hanno però infranto il sogno di molti miliardari con la dichiarazione di un altro legale della casata, Corin Trandafir, secondo cui il castello non è in vendita: si tratterebbe di una voce che negli anni continua a rincorrersi su internet. La stessa storia del maniero, più volte conteso e passato di mano in mano, facilita speculazioni di ogni tipo. Confiscato dal regime comunista nel 1948, il castello trecentesco fu restituito nel 2006 ai legittimi proprietari, gli Asburgo, nipoti della Regina Maria. Nel 2007 tornò agli onori della cronaca: Dominic aveva provato a rivenderlo al governo di Bucarest per 80 milioni di dollari ma l’affare non era andato in porto. In base all’accordo di restituzione, il castello ha ospitato per tre anni un museo pubblico, poi i proprietari l’hanno lanciato nel circuito turistico, arredandolo con oggetti di famiglia per ripristinare l’atmosfera originaria. Oggi il suo valore potrebbe essere ancora più alto: una stima di Forbes di qualche anno fa parlava di 140 milioni di dollari.
Alessandro Carlini, il Venerdì 30/5/2014