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 2014  maggio 31 Sabato calendario

«LA SFIDA: BILANCIARE DIVERSE POSIZIONI»


C’è anche un italiano nella commissione istituita da Google per gestire le richieste relative al diritto all’oblio. È Luciano Floridi, laureato a La Sapienza di Roma, docente di filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford.
Lei è uno dei primi cinque esperti nella commissione voluta da Google per gestire le già numerose richieste di diritto all’oblio.
La cosa importante da capire subito è qual è lo spazio del problema: non un interesse economico privato che si contrappone a questioni di tipo legale o etico, ma il fatto che ci siano diversi diritti coinvolti e che bisognerà evitare la prevaricazione di uno sull’altro: da una parte c’è il diritto ragionevole di veder cancellato sul web il proprio passato quando, per esempio, il richiedente che ha pagato il proprio debito nei confronti della società, ha fatto una sciocchezza da giovane o in giro c’è una sua foto stupida presa da qualche festa. Dall’altra parte c’è il diritto all’informazione, che può essere rilevante. La difficoltà starà appunto nello stabilire quando un’informazione sia rilevante, tenendo conto che il concetto di rilevanza, da un punto di vista epistemologico, non aiuta per la sua debolezza.
Cosa ne pensa della recente proposta tedesca di istituire cyber-tribunali?
Bene, peraltro è singolare che il potere di gestire la questione sia stato dato alle aziende, come Google. Il punto è che stiamo operando con strumenti del passato, giustamente, non è una critica. Quindi bisognerà trovare forze da tutto il mondo che uniscano gli aspetti tecnologici, legali, politici, per ottenere soluzioni innovative.
Non le sembra che per Google, oltre agli oneri della vicenda, ci sia una parte virtuosa legata alla possibilità di aiutare chi chiede di cancellare una vecchia macchia nella propria vita?
Condivido. Allo stesso modo vivo la sfida in modo fortemente pragmatico. Poter cambiare la società è nelle corde di un filosofo. Penso a Platone che è andato tre volte in Sicilia per la sua passione politica, come Cartesio in Svezia. E sono orgoglioso che quando il gioco si fa veramente duro anche la filosofia scenda in campo con il diritto, la tecnologia, la scienza.

Enrico Bronzo, Il Sole 24 Ore 31/5/2014