Fulmini 3/6/2014, 3 giugno 2014
CULO «Nella vita e nel calcio ci vuole sempre un bel culo. Ma scusi, Napoleone come sceglieva i generali? Voleva quelli bravi o quelli fortunati? Mi sento un uomo fortunato, ma non per come è andata la finale di Champions
CULO «Nella vita e nel calcio ci vuole sempre un bel culo. Ma scusi, Napoleone come sceglieva i generali? Voleva quelli bravi o quelli fortunati? Mi sento un uomo fortunato, ma non per come è andata la finale di Champions. E non dimenticate che la fortuna aiuta gli audaci, e noi di audacia ne abbiamo avuta parecchia» (Carlo Ancelotti). DISPARI «Penso che avrei potuto giocare anche con il 179. Ciò che impreziosisce la maglia è il nome sulla schiena, non il numero. Mi piacciono i dispari, penso siano un’attrazione fatale per le persone disordinate, con estro e spirito relativamente libero. I pari sono per i metodici, gli intelligenti, i razionali» (Gianluigi Buffon). SEGRETI «I segreti per rimanere a questi livelli? L’esperienza e la maturità nel gestirsi, la condizione fisica, lo svolgere una vita da professionista. Ma non sono l’unico: guardi la stagione di Toni o di Totti» (Totò Di Natale). FATE «Ci ho pensato a Capodanno: nel 2014 compio 50 anni, un’età che quando giocavo consideravo vecchiaia, o quasi. Ha presente le fate con la bacchetta magica e i desideri da esprimere? Ne potessi realizzare uno, sceglierei di tornare giovane per un giorno» (Roberto Mancini). DIETE «Ormai sono abituato alla dieta. Mi devo trovare qualcosa da fare, perché se sto fermo mangio. È veramente dura rinunciare al cioccolato. Se lo intercetto, non riesco a resistere. Il mio peso perfetto è 62 kg» (Romano Fenati). MARE «Le cose che mi mancano di più della mia Sardegna? Oltre alle persone, il mare. I primi anni i sacrifici sono veri, adesso non li vedo più come tali. Prima mi pesava non uscire al sabato con gli amici. Poi capisci che sono rinunce che fai per arrivare a un obiettivo» (Fabio Aru, terzo al Giro d’Italia). SEMPRE «Ogni giorno viene detto qualcosa su di me. Di giusto, di sbagliato, di vero, di falso: però hanno sempre qualcosa da dire. In pratica, devo pianificare ogni mio movimento, devo organizzare ogni cosa» (Mario Balotelli). CASCATORE «Da fuori è facile, sono tutti allenatori: doveva fare così, doveva fare cosà. In campo, se corri e uno ti tocca, è normale che cadi. Se io mi lamento o cado prima di ricevere un calcione è solo per difendermi, perché i calciatori del mio genere non sempre vengono tutelati. Però da fuori passi per il cascatore» (Francesco Totti).