Dagospia 2/6/2014, 2 giugno 2014
1. SPAGNA: RAJOY ANNUNCIA, RE ABDICHERÀ IN FAVORE FELIPE
(ANSA) - Il premier Mariano Rajoy ha annunciato oggi al Palazzo della Moncloa l’intenzione del re Juan Carlos di abdicare in favore dell’erede, il principe delle Asturie Felipe, al quale trasmetterà le funzioni di capo dello Stato". Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che Juan Carlos comunicherà la sua decisione di abdicare nelle prossime ore. "Il re mi ha appena comunicato la sua intenzione di abdicare e aprire il processo di successione", ha dichiarato il presidente del governo.
JUAN CARLOS I PAPI SANTI IN VATICANO CANONIZZAZIONE DI WOJTYLA E RONCALLI JUAN CARLOS I PAPI SANTI IN VATICANO CANONIZZAZIONE DI WOJTYLA E RONCALLI SPAGNA: RAJOY, PARLAMENTO PROCLAMERÀ RE FELIPE
(ANSA) - "In un termine molto breve le corti spagnole procederanno alla proclamazione come re di Spagna dell’attuale principe delle Asturie", Felipe, ha detto il premier Mariano Rajoy nell’annunciare l’abdicazione di re Juan Carlos
2. JUAN CARLOS, IL VERO TORO DI SPAGNA! - IL RE AVREBBE AVUTO 1500 AMANTI, ROBA DA FAR IMPALLIDIRE IL BANANA
Daniela Mastromattei per "Libero" del 24 gennaio 2012 RE JUAN CARLO E LA REGINA SOPHIA DI SPAGNA RE JUAN CARLO E LA REGINA SOPHIA DI SPAGNA
Più di 1500 amanti. Donnaiolo impenitente e narcisista, prende vitamine di ogni tipo per essere nel pieno delle forze e si sottopone a regolari trattamenti anti età per mantenersi giovane. Sembra il ritratto di qualcuno che ha dedicato la propria vita al divertimento e alle belle donne. E a nient’altro. Non avendone avuto il tempo.
In realtà stiamo parlando del re di Spagna, Juan Carlos, 74 anni, che oltre a correre dietro a ogni gonnella svolazzante, aveva, e ha, una nazione da governare. Che dire. Noi italiani abbiamo poco da scandalizzarci visto che anche il nostro ex premier in quanto a donne... non lo batte nessuno. Pensavamo.
Invece Juan Carlos deve aver assorbito quella passionalità, per usare un eufemismo, tutta italiana, il 5 gennaio 1938 avendo avuto la fortuna di nascere a Roma (da Juan di Borbone-Spagna, conte di Barcellona e terzogenito del re Alfonso XIII di Spagna e di Maria Mercedes di Borbone-Due Sicilie) dove passò i primi 10 anni, poi volò a Madrid.
Quella passionalità del re di Spagna viene svelata dalla giornalista di El Mundo, Pilar Eyre, nel libro La Soledad de la Reina: 519 pagine non autorizzate che raccontano la triste vita della regina Sofia, moglie ingannata e tradita da un marito che, a dar retta a un suo amico intimo, avrebbe avuto ben 1.500 amanti in questi anni.
Fra le conquiste c’è anche Lady Diana, a cui il sovrano avrebbe fatto delle avance durante una vacanza con Carlo a Maiorca a metà degli anni ’80. Un pettegolezzo non nuovo, visto che già nel 2004 Lady Colin Campbell raccontò che la Principessa del Galles aveva avuto un flirt con Juan Carlos durante una crociera nell’agosto del 1986 e poi ancora nell’aprile dell’anno successivo.
All’epoca il rumor venne bollato come ridicolo. Ma la foto del 1987 che ritrae il re mentre bacia la mano di Diana durante una visita ufficiale - gesto che aveva lasciato la donna piuttosto imbarazzata - adesso appare sotto una luce diversa, visti i continui tradimenti del Borbone che, fra l’altro, non dormirebbe con la moglie da 35 anni. Da quando Sofia gli fece una sorpresa andandolo a trovare a casa di un amico a Toledo, dove il re era ufficialmente ospite per una battuta di caccia, e lo trovo? fra le braccia di un’altra donna.
Inizialmente, si legge nel libro, la regina provo? a farlo tornare in se? con qualche scenata, ma il senso del dovere ebbe la meglio e da quel 1976 ognuno fa la propria vita. «La regina e? davvero triste», spiega la Eyre al magazine spagnolo Vanitatis, «perche? e? una donna sola, la piu? sola di Spagna, una donna tradita e ingannata, il cui matrimonio e? ormai diventato una vera tragedia».
Nessun nome delle conquiste del re, e? stata la scelta della casa editrice Esfera de Los Libros per non avere noie legali. Ma i numerosi indizi presenti nel libro («la vedette», «la decoratrice di Maiorca», «le due Paloma» o «la spogliarellista dagli impressionanti occhi verdi») avrebbero permesso alla stampa scandalistica spagnola di risalire all’identita? delle signorine sedotte. La Eyre ha pure lasciato intendere che lo scorso anno Juan Carlos frequentava una tedesca di 25 anni mentre era convalescente dopo l’intervento di un tumore benigno ai polmoni.
3. EL GOLPE DEL REY – DOPO GLI SCANDALI ANCHE UN LIBRO CONTRO IL RE PER IL TENTATIVO DI COLPO STATO DEL 1981:
Gian Antonio Orighi per ‘La Stampa’ del 4 aprile 2014
Nel 1981, in Spagna, di tentati golpe ce ne sarebbero stati due, e non uno solo. Il primo «di governo», organizzato dal re Juan Carlos per sostituire l’allora premier centrista Adolfo Suárez con il suo precettore ed ex capo del gabinetto, il generale Alfonso Armada. Il secondo, militare, culminato nell’assalto al Parlamento da parte del tenente colonnello Antonio Tejero, agli ordini di Armada.
Il secondo tentativo di golpe non sarebbe mai scattato se non fosse partito il «putsch» di governo. Chi l’ha messo in moto è stato proprio chi l’ha poi fermato: il re. L’ha fatto con quel famoso appello in piena notte, indossando la sua uniforme di capo supremo delle forze armate e chiedendo a tutti di restare fedeli alla democrazia e alla Costituzione.
Sono queste le tesi sostenute nel libro «La grande smemoratezza, ciò che Suárez dimenticò e che il re non vuole ricordare» presentato ieri a Madrid dall’autrice, la giornalista Pilar Urbano, 74 anni, conservatrice, numeraria dell’Opus Dei e grande amica di Suárez.
Una rivelazione che demolisce la figura del re ad appena 11 giorni dalla morte di Suárez , ritiratosi dalla politica nel 2003 per il morbo di Parkinson e commemorato con onori di Stato. «Ho impiegato 14 anni a scrivere questo libro - spiega Urbano - consultando decine di fonti allora al potere che poi, ormai lontane dalle stanze dei bottoni, mi hanno raccontato la verità».
Il libro sembra un thriller. Il re, che si scontra con Suárez dicendogli di togliersi di mezzo, il premier che rifiuta e propone elezioni anticipate che però il Juan Carlos rigetta, e ancora Suàrez che si dimette a sorpresa poco prima di una mozione di sfiducia pianificata da Juan Carlos, che appoggia Armada fino al 10 febbraio, 13 giorni prima del tentativo di golpe militare.
Dopo il colpo di stato fallito Suárez vorrebbe ritornare al potere ma il re gli dice che è «politicamente morto». Juan Carlos scarica Armada e opta per un civile, Calvo-Sotelo. «Il generale non si ferma e prepara il golpe di Tejero, all’insaputa del monarca», assicura la giornalista. La conclusione del libro è devastante per una monarchia già sotto scacco per i tanti scandali. «Juan Carlos diventò eroe in una notte. Il re di Franco divenne il re della democrazia».