Giacomo Amadori, Libero 31/5/2014, 31 maggio 2014
CASALEGGIO JR DIETRO IL GRILLO INGLESE
Il futuro del Movimento 5 stelle non sembra avere il cappellino di Gianroberto Casaleggio, ma il fisico atletico e il volto sorridente del suo primogenito, Davide. Non è passato inosservato il suo viaggio a Bruxelles al seguito di Beppe Grillo per incontrare Nigel Farage, il leader del partito euroscettico per l’Indipendenza del Regno Unito (Ukip). All’atterraggio in Belgio il giovanotto, 38 anni, giacca e jeans, braccato dai giornalisti, ha fatto di tutto per non attirare l’attenzione. Ma la naturale timidezza non è bastata a evitargli i riflettori. Il Corriere della sera, per esempio, ha titolato: «Accordi e strategie, il figlio di Casaleggio a fianco di Grillo». E sulla Rete, a lui tanto cara, sono iniziati gli sfottò: qualcuno l’ha pure ribattezzato «Pier Davide», a sottolineare un che di berlusconiano in questo passaggio di testimone politico da papà Gianroberto al rampollo. I cronisti, presi alla sprovvista, hanno copiato e incollato la minibiografia di Davide presente sul sito della Casaleggio Associati: «Socio fondatore, specializzato nella definizione di modelli di business online, nell’impiego aziendale della Teoria delle Reti e del social network e nel marketing online». Nel suo curriculum, oltre alla laurea in Bocconi, sul sito segnalano pure un
articolo pubblicato nel 2012 sulla «Harvard Business Review». Wow, esclamerà qualcuno. Ma qui urge una precisazione: la rivista è editorialmente indipendente dalla Harvard business school e la versione italiana, due anni fa, era diretta da Enrico Sassoon, socio di minoranza proprio della Casaleggio Associati. Medaglie accademiche a parte, Davide è un tranquillo figlio di papà che non ama assolutamente il proscenio. I suoi «amici» su Facebook sono solo 184 e il suo diario è inchiodato all’1 febbraio 2013. Dal genitore ha ereditato la passione per le profezie «millenaristiche» sul futuro del mondo (contenute nei video prodotti dalla ditta di famiglia) e una certa fissazione per la privacy, cresciuta proporzionalmente alla notorietà. In passato promuoveva personalmente la ricerca annuale sull’e-commerce prodotta dalla sua azienda (su Youtube lo si può ammirare al Tg5 o mentre presiede una tavola rotonda della rivista «Largo consumo»), inviando email di invito ai giornalisti, compresi quelli più critici con il Movimento, ma anche calendarietti e dvd per Natale. Per la presentazione della ricerca 2014 Davide ha cambiato strategia e sul sito dell’azienda sembrava quasi scoraggiare la presenza della stampa: «L’evento è riservato ai merchants e operatori dell’e-commerce. Partecipazione solo su invito». Un atteggiamento dovuto forse al nuovo ruolo di consiliori di Grillo, sebbene la sua presenza a Bruxelles potrebbe avere motivazioni pragmatiche: la conoscenza della lingua e della cultura inglesi. Davide Casaleggio è figlio di Elizabeth Birks, cittadina britannica, interprete di professione e sostenitrice del Movimento 5 stelle. La donna ha impalmato Gianroberto Casaleggio negli anni ’70, quando entrambi lavoravano all’Olivetti e lei si occupava della traduzione dei manuali tecnici. Nel 1976 è nato Davide e dopo una decina d’anni i suoi genitori si sono separati. Il piccolo Davide è rimasto così sospeso tra il Canavese, dove è cresciuto in un’anonima palazzina in mezzo ai campi, e l’Inghilterra, dove la mamma è tornata a vivere. Ma chissà se Elizabeth Birks (su Twitter Elizabmoon, dove ha blindato il suo profilo, a uso esclusivo dei suoi 32 followers), seguace su Internet dell’ex ministro Cécile Kyenge, avrà apprezzato l’incontro del figlio con Farage, accusato dalla stampa politicamente corretta di razzismo. O magari è stata proprio lei la promotrice di questo bilaterale angloitaliano indigesto a tanti grillini nostrani. Qualunque sia la verità, Davide continua la sua vita lontano dai riflettori. Fa il pendolare tra Milano, dove lavora, e Ivrea, dove vive nella storica villa Garda, gioiello ottocentesco eporediese e fortunata eredità della famiglia della compagna. Davide e la fidanzata Paola Gianotti sono due super sportivi: fanno triathlon, immersioni, hanno scalato l’Aconcagua, il Kilimangiaro, hanno costeggiato la Groenlandia in kayak. Una relazione adrenalinica che nei giorni scorsi ha rischiato di trasformarsi in dramma. Infatti Paola, il 17 maggio, a Phoenix in Arizona, è stata falciata da un automobilista distratto mentre cercava di entrare nel Guinness dei primati con la sua bicicletta, pedalando intorno al mondo per 145 giorni e 28 mila chilometri. A causa dell’incidente ha riportato un trauma cranico e la frattura della quinta vertebra cervicale. Ma dal sito della sua impresa, Keep Brave, ha già rassicurato tutti: «Non mollo! Nessuno distrugge il mio e il vostro sogno!». Il suo amato Davide, avrà certamente tirato un sospiro di sollievo. Anche perché, all’inizio dell’impresa, l’8 marzo, la tv del M5s, La Cosa, le aveva dedicato un video che sapeva tanto di serenata.