Angelo Aquaro, la Repubblica 1/6/2014, 1 giugno 2014
PRONTO? C’È UN CERTO J. D. SALINGER PER TE
Sollevavi il telefono e dall’altra parte chi c’era? J. D. Salinger. Succedeva anche questo negli anni d’oro dei romanzi: quando i book non avevano la “e” davanti e le case editrici erano appunto case — e mica megacondomini editoriali. Succedeva, ovviamente, nel secolo scorso. Perché è il 1996 l’anno in cui Joanna Rekoff solleva il telefono alla sua scrivania dell’agenzia letteraria Harold Ober e dall’altra parte, oh mamma, c’è lui: “Jerry” Salinger. Oggi quell’ex impiegata ha 41 anni e My Salinger Year si chiama il libro che si presenta come un piccolo gioiello già nello stralcio anticipato dal Financial Times. Aggiunge il New York Observer: «Malgrado l’ombra dell’ingombrante presenza, o meglio assenza, di Salinger, è un libro sulle prime esperienze di lavoro e sull’ingresso nell’età adulta». La prosa è davvero da piccolo mondo antico: 20th Century Edition. «Ce n’erano a centinaia, ce n’erano a migliaia di ragazze come noi, che si vestivano con cura nella luce grigia del mattino di Brooklyn, del Queens, del Lower East Side, e uscivano di casa appesantite dalle buste della spesa piene di manoscritti.
Leggevamo lì in piedi, in fila davanti alla pasticceria polacca, al deli greco, al bar dell’angolo, in attesa di ordinare il caffè che portavamo sul metrò, sperando di trovare un posto per sederci e poter continuare a leggere, prima di arrivare ai nostri uffici di Midtown, Soho, Union Square...». Poi, magari, lì in quegli uffici sollevavi il telefono e dall’altra parte chi c’era? J. D. Salinger. Che se chiamasse oggi troverebbe a rispondergli un bel call center.
Angelo Aquaro, la Repubblica 1/6/2014