Piergiorgio Odifreddi, la Repubblica 1/6/2014, 1 giugno 2014
IL MERAVIGLIOSO PAESE DI ALICE E DELLA LOGICA
Ci sono molti modi di imparare la logica, ma uno privilegiato è immergersi in Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio, e lasciarsi travolgere dal flusso di parole della Duchessa quando dice: «Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata e che sarebbe sembrato loro essere altro». O dall’argomento più asciutto di Tweedledee:
«Se viceversa così fosse stato, poteva essere. E se così fosse, lo sarebbe. Ma poiché non è, non può essere. È la logica». Appunto.
Lewis Carroll sapeva benissimo cos’è la logica perché la insegnava a scuola, quando non scriveva romanzi per bambini che potevano sembrare ad altri di essere gli adulti che non erano, o per adulti che non avrebbero potuto essere altro dai bambini che erano stati.
Non stupisce dunque che un logico come Gabriele Lolli, della Scuola Normale di Pisa, possa essersi ispirato agli equilibrismi di Lewis Carroll per tenere dapprima una rubrica in rete per studenti e colleghi intitolata “Se viceversa”, per il sito Polymath del Politecnico di Torino. E pubblicare ora un omonimo libro per Bollati Boringhieri che raccoglie “trenta pezzi facili e meno facili di matematica”, da leggere come un manuale di istruzioni per imparare a uscire dai labirinti logici in cui spesso anche la matematica ci chiude.
Piergiorgio Odifreddi, la Repubblica 1/6/2014