Maurizio Donelli, Corriere della Sera 1/6/2014, 1 giugno 2014
ANDY, IL PILOTA SUPERSONICO A 1.600 CHILOMETRI ALL’ORA
Vettel? Una lumaca. Alonso? Una tartaruga. Hamilton? Un bradipo. Altro che bolidi della Formula uno lanciati a 300 chilometri all’ora. In un hangar vicino a Bristol, sudovest dell’Inghilterra, un pool di meccanici, ingegneri e piloti sta mettendo a punto la macchina più veloce del mondo. Una volta terminata, potrà viaggiare oltre i 1.600 chilometri all’ora e batterà il record di velocità terrestre. Più di un Tgv, di un airbus e del proiettile sparato da una pistola magnum.
Alla guida della Supersonic car ci sarà il pilota Andy Green. Se il progetto Bloodhound (lo stesso nome di un missile costruito negli anni Sessanta) verrà ultimato nei tempi, la prova si svolgerà a fine estate 2016. Green dovrà sconfiggere se stesso: nel 1997 aveva guidato il bolide Thrust nel deserto di Black Rock (Nevada), raggiungendo la velocità di 1.227,99 chilometri orari.
Questa volta il mostro che dovrà domare è lungo 13,45 metri e pesa 7.786 chilogrammi. Il test si svolgerà in Sudafrica, a Hakskeen Pan, tra la Namibia e il Botswana. Il luogo è stato scelto dopo un anno e mezzo di ricerche satellitari. È una zona deserta lunga venti chilometri, molto pianeggiante. Ma per poter svolgere il test in estrema sicurezza è stato necessario rimuovere 6.000 tonnellate di sassolini. Andy Green, scherzando, ha commentato: «Abbiamo già battuto il record di pulizia del deserto».
Ma come fa la Supersonic car Bloodhound ad andare così forte? Il prototipo ha tre motori: un motore a reazione, utilizzato negli aerei Eurofighter, che consentirà alla macchina di raggiungere i 500 chilometri orari; un secondo motore utilizzato per i satelliti che spingerà la macchina oltre i 1.600 km/h all’ora e infine un terzo motore che fornirà carburante al secondo.
In totale il bolide ha 135.000 cavalli (l’equivalente di 180 macchine di Formula uno). Va da 0 a 1.600 km/h in 55 secondi. Raggiunti gli 800 km/h, la velocità aumenta di 60 miglia all’ora ogni secondo. Alla velocità massima le ruote faranno 10.300 giri al minuto. Mentre l’auto accelera da 0 a 1.600 km/h, Andy Green sperimenterà una forza di circa 2,5g (due volte e mezzo il suo peso corporeo) e il flusso del sangue andrà verso la testa.
Come farà a fermarsi? Per rallentare, degli aerofreni verranno attivati a 1.300 km/h e un paracadute si aprirà a 970 km/h. I freni a disco saranno utilizzati al di sotto dei 400 km/h. Il rischio, in questi casi di forte decelerazione, è che il violento flusso del sangue, questa volta verso il basso, faccia svenire il pilota. È la ragione per cui Green ogni tanto si esercita con un aereo acrobatico, volando a testa in giù sulla campagna britannica. Evidentemente un gioco da ragazzi per lui.
Bloodhound percorrerà l’equivalente di 4 campi da calcio ogni secondo. In un batter d’occhio Andy farà 150 metri e la visibilità al massimo sarà di due o tre chilometri. Se al termine avrà detto di essersi goduto il paesaggio, batterà anche il record di bugie.