Filippo Facci, Libero 31/5/2014, 31 maggio 2014
DROGHE
DROGHE -
Tra cinquant’anni, probabilmente, saremo ancora qui a discutere se l’hashish faccia male o no, con Carlo Giovanardi e Luigi Manconi a lanciarsi cateteri dalla sedia a rotelle. Eppure il dibattito è già vecchissimo oggi, con noi qui a scannarci come se la droga riguardasse ancora e solo spacciatori e devianti, mentre è un’industria che interviene secondo format di consumo ormai consolidati. Drogato può essere il chirurgo, il pilota, l’investitore dei nostri soldi, la maestra dei nostri figli. Ogni ambiente ha le sue sostanze da consumare, alcune lecite e altre no. Alcune sono classificate come droghe, altre ne hanno l’effetto e le puoi trovare infarmacia, nello smartshop, in erboristeria e persino al supermercato. Tutti citano l’alcol, e hanno ragione, ma negli StatiUniti le morti per abuso di farmaci hanno superato quelle per le droghe pesanti: e noi ci arriveremo. Sciroppi, compresse, erbe, bevande, antidololorifici, prodotti veterinari, ansiolitici, neurolettici e antidepressivi: sono le droghe maggioritarie di cui non si parla, anche perché la classe politica è ferma all’aspirina nella coca cola. I piccoli spacciatori liberati dalla Cassazione sono un problema di microcriminalità e ordine pubblico: spaccerebbero carciofi, se facessero guadagnare altrettanto. Non serve improvvisare dispute medico-ideologiche: parlare davvero di droga è un’altra cosa, serve una vera volontà di farlo e una certa competenza. È l’unica roba che non spacciano in giro.