Gloria Riva, L’Espresso 30/05/2014, 30 maggio 2014
MI È VENUTA UN’IDEO
Guardarsi allo specchio e vedersi invecchiati di cinquant’anni. Si chiama Gray Mirror, specchio grigio, è uno schermo dotato di telecamera che fotografa il volto di chi vi si pone di fronte e restituisce in tempo reale un’immagine di sé invecchiata, corredata di rughe e capelli argento. È stato progettato dallo studio californiano di design Ideo, uno dei più famosi al mondo. Anche chi non ne ha mai sentito parlare, avrà comunque avuto a che fare con una delle sue geniali idee: ha creato il mouse Apple, il panno per casalinghe Swiffer e c’è il suo zampino nella maggior parte dei prodotti Microsoft e Pepsi Cola. Il suo telefono “Enorme”, disegnato dall’italiano Ettore Sottsass, è oggi un’opera d’arte al Moma di Manhattan. Insomma, Ideo le tendenze non le insegue, le genera, capendo anzitempo dove sta andando la società. Non a caso negli ultimi sei anni ha lavorato al progetto “Aging”, Invecchiamento, perché secondo i designer della società californiana presto saranno gli anziani a dettare le mode: saranno sempre più numerosi e bisognosi di oggetti e servizi pensati appositamente per loro.
Ideo l’ha ribattezzata generazione “New Old”, che sta per “Nuova anzianità”, e per lei ha studiato 18 soluzioni - consultabili al sito www.designs-on.com - che ne renderanno meno complicata la vita. Uno di questi progetti è il Gray Mirror, appunto. José Colucci, che da anni si occupa di design applicato alla medicina e al benessere, ha deciso di realizzarlo perché è convinto che vedere la propria immagine da vecchi sia un rimedio choc e induca a comportamenti virtuosi, alla prevenzione. È dedicato a chi non considera che le abitudini sbagliate di oggi, dal fumo alla sedentarietà, peggiorano la qualità della lunga, lunghissima, vita che ci attende. Già, perché dal secondo dopoguerra a oggi i paesi avanzati hanno regalato ai propri cittadini vent’anni di vita in più. Se negli anni Cinquanta un americano medio si attendeva di raggiungere al massimo i 65 anni, ora può tranquillamente aspirare agli 85. Peccato che debba trascorrere la maggior parte di quel tempo invischiato fra le mille complicazioni dell’essere anziano, perché la società è abituata a pensare e progettare tutto - dal tostapane allo scooter - a misura di trentenne. Eppure nel 2060 un abitante della Terra su 3 avrà ormai spento le 65 candeline, affastellate sulla torta di compleanno. Ecco perché qualcuno oggi comincia a pensarci. La Ford, per esempio, ha vestito i suoi ingegneri con la “tuta della terza età”: una sorta di scafandro che riduce percezione e sensibilità, e limita tutti i movimenti del corpo, dai piedi al collo. Indossando i panni di un ottantenne, i progettisti americani potranno finalmente creare l’auto del futuro: la “nonno mobile”.
Ideo è partito con anticipo. È dal 2008 che i progettisti delle sue sedi sparse nel mondo - Londra, Tokyo, Shanghai, Singapore, Boston, Mumbai, Monaco e Seul - hanno cominciato a lavorare ad Aging. Alla guida del progetto, terminato e reso pubblico a marzo, c’è Gretchen Addi, partner della società e specializzata in “empatia del design”, quel design cioè che non si limita a inventare oggetti belli, ma si immedesima nell’altro, ne capisce le esigenze quindi progetta ciò di cui gente ha davvero bisogno. «Sono i media e i nostri clienti a chiederci di creare prodotti per persone non più giovani. Per riempire di contenuti quei 20-30 anni extra che al momento nessuno sa come usare, dobbiamo cominciare a sbarazzarci dei pregiudizi che considerano la vecchiaia un tempo inutile», dice la Addi. Così, partendo da problemi che comunemente affliggono gli anziani, i designer hanno creato soluzioni intuitive, sofisticate e allo stesso tempo amichevoli. Eccone un assaggio.
Quanto a genialità, il premio va ai designer di Singapore, che si sono inventati il Pit Stop Post: aree di sosta provviste di paletti a forma di bastone da passeggio collocate sui marciapiedi e agli incroci delle strade. Permettono ai vecchi affaticati dal cammino di prendersi una pausa, appoggiarsi al paletto o appenderci le borse della spesa. «A Singapore il paesaggio urbano si sta già modificando per rispondere alle loro esigenze: le aree Pit Stop sono già realtà perché si è capito che progettare per gli over 65 significa pensare a tutti», racconta Addi. Effettivamente molti dei 18 progetti di Ideo potrebbero essere utilizzati anche da chi vecchio non lo è ancora. Dalle menti londinesi per esempio è uscito Sprouts, “Germogli”, per combattere la solitudine, che in realtà colpisce persone di tutte le età. L’idea: trasformare i giardini non coltivati degli anziani in aule di scienze naturali, dove i bambini potrebbero imparare a seminare, irrigare, nutrire i fiori. E mentre tengono in ordine le aiuole, offrono buona compagnia agli anziani proprietari dei terreni.
Più spavalda la proposta che viene da Boston, elaborata ancora una volta da Colucci, quello dello specchio grigio: una campagna per il sesso sicuro nella terza età, “Non si è mai troppo grandi per il preservativo”. Il designer si è ispirato a un articolo del “New York Times” che paragonava gli ospizi alla primavera dei sensi che regna nei campus universitari. Pare che a una certa età Eros torni a turbare i pensieri dei nonni. Incuranti e incoscienti come ragazzini, di fronte alla questione sesso adottano un atteggiamento da “Si vive una volta sola”, così negli Stati Uniti, tra il 2007 e il 2011, le infezioni da clamidia fra gli over 65 sono aumentate del 31 per cento - trend simile a quello che si verifica fra i ventenni. E lo stesso, purtroppo, succede per l’Aids.
Uno dei problemi più diffusi, con l’età, è il quantitativo di pastiglie quotidiane da ingurgitare. Si confondono i blister, ci si dimentica l’orario e il più delle volte la vicenda si conclude col dubbio amletico: «L’ho presa o non l’ho presa?». I designer di Ideo hanno pensato di infilare le pillole in una collana e con un semplice divisore distinguere fra quelle da assumere la mattina, a pranzo, a cena e di notte. Grande attenzione è stata riservata anche ai mezzi di locomozione, dal deambulatore alla moda, proposto griffato, colorato, perfino con inserti in radica, a quello con geolocalizzatore per non perdersi, fino allo skate-camminatore, a metà strada fra un monopattino e un sostegno per chi si muove con incertezza.
Il tedesco Martin Meier si è focalizzato invece sullo sport, fondamentale per restare tonici. Ha inventato la bicicletta Trekka, a 3 ruote, e il costume da bagno Svav, dotato di un palloncino pneumatico quasi invisibile che aiuta a restare a galla.
Ai progettisti della sede di Shanghai di Ideo è venuta in mente la Story Box, una scatolina porta oggetti dove gli anziani possano conservare quello che riguarda la loro gioventù, per tramandare i ricordi del passato alle nuove generazioni. All’interno, un touchscreen consente di incidere piccoli video clip per raccontare e non dimenticare come si viveva tanti anni fa. I designer cinesi hanno pensato a questo perché la cultura popolare del loro paese è stata messa a dura prova prima dalla Rivoluzione Culturale di Mao Zedong e poi dalla globalizzazione. Oggi i cinesi stanno riscoprendo il valore della storia e la Story Box nasce proprio per salvare quells memoria che gli anziani conservano.
In Europa c’è altro che sta rischiando l’estinzione: la pensione. Nel Vecchio Continente i sistemi di welfare statale sono giorno dopo giorno scardinati dal contenimento della spesa pubblica, imposto da una recessione economica senza precedenti. Ecco perché lo studio Ideo di Monaco ha confezionato non un oggetto, ma un programma: si chiama Gradually, sta per essere collaudato in Germania e favorisce un dolce ingresso nella terza età. Poiché molti vivono il momento della pensione come un trauma, l’anticamera del limbo, il programma Gradually aiuterà le persone a lavorare fino a quando ne avranno la voglia o il bisogno, fornendo anche un servizio di assistenza fiscale e burocratica per potersi poi ritirare con serenità. In Italia, fra esodati, blocco della rivalutazione pensionistica e millantati tagli agli assegni Inps, un servizio come questo dovrebbe fornire anche una massiccia dose di camomilla per tranquillizzare i preoccupati anziani del Bel Paese.