Franco Bechis, Libero 30/05/2014, 30 maggio 2014
«IO, MANDATA AL CONFINO DA SEL PER UNA FOTO SCATTATA AL MARE»
L’hanno messa in un sottoscala come punizione per una foto in effetti piuttosto inusuale per la sinistra bacchettona italiana. Paola Bacchiddu è stata la portavoce per qualche giorno (poi non ha portato nemmeno più le fotocopie) della Lista Tsipras. Poi ha messo su Facebook una sua foto in bikini bianco, con fondo schiena ben visibile e assai apprezzato sui social network : «Ciao», scrisse, «è iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate “L’altra Europa” con Tsipras».
Di mezzo ne ha usato da lì in poi solo uno: quello che la portava nel sottoscala di San Lorenzo dove un’indignata Barbara Spinelli l’ha confinata. Qualcuno della lista furtivamente le ha fatto arrivare solidarietà. Se però l’avesse vista e sentita a bordo de L’Abitacolo la web trasmissione del sito di Libero dove è salita ieri (il video integrale sul sito oggi all’indirizzo www.liberoquotidiano. it) forse si sarebbe schierato con la Spinelli. In suo omaggio ho messo nell’autoradio un Cd con le canzoni della tradizione comunista. La prima era l’Internazionale. Quando è salito a bordo Marco Rizzo, ne ha sentite due note e si è messo la mano sul cuore. La Bacchiddu invece ha sgranato gli occhi con aria interrogativa...
È un omaggio. La riconosce?
«...ehm... ma che è sta roba? È una canzone padana?».
Bacchiddu, lei è un disastro: è l’Internazionale, cosa da fare ancora piangere di commozione dieci liste Tsipras in Italia.
«... è che io avevo paura di voi di Libero, dei vostri tranelli. Sono molto arrabbiata con voi, che mi avete trattato proprio male, scrivendo perfino che ero candidata e non era vero...».
Più con noi che con la Spinelli che l’ha fatta fuori?
«Non mi faccia parlare male di lei, per favore... Ehi, attento ad attraversare il corso qui... passa il tram... Eccolo, è lì pronto a investirci. Magari ce l’ha mandato proprio la Spinelli...».
Beh, non poteva pensare che l’editorialista più a la page della sinistra italiana si spellasse le mani per il suo lato B...
«Ha scritto subito sul Manifesto quel che pensava. Ha detto che le avevo rovinato la sua candidatura. E invece è stata eletta facendo il pieno di voti. Ha detto che si sarebbe dimessa per fare largo a chi veniva dietro di lei. Speriamo tenga fede alla parola data...».
Uh, che cattiveria. Ma che le ha fatto la Spinelli? L’ha mandata a fare le fotocopie dopo la foto?
«Non ho potuto fare più nulla. Adesso sono sicura che si risentirà. Ma io sono stata al confino. Come Altiero Spinelli fu mandato a Ventotene, sua figlia ha mandato me a San Lorenzo. Erano terrorizzati che io potessi continuare il mio lavoro...».
L’abitacolo di Bechis
Li capisco. Il passo successivo sarebbe stato un problema...
«Ma no, quella era solo una mia iniziativa personale. Comunque quel che conta è che la lista Tsipras alla fine ce l’ha fatta a superare lo sbarramento. Sono stati eletti proprio tutti gli intellettuali. Anche Moni Ovadia...». Lui le è più simpatico?
«Ah, sì. Tra l’altro mi ha mandato un messaggio di solidarietà personale».
Contro la Spinelli?
«No, la Spinelli non l’ha citata. Era personale a me».
Andrà all’assemblea della lista Tsipras del 7 giugno? Qualcuno l’ha invitata?
«I garanti no. Ma i comitati territoriali sì. Ci sto facendo un pensierino».
Andrà in costume?
«Certo. In bikini. Ma non più quello bianco. Sa che hanno avuto da ridire perfino sul colore del costume?».
Faceva troppo democristiano?
«No, perchè sembrava troppo innocente».
Tsipras che ne pensava?
«Non l’ha disturbato. Lui è uno molto tranquillo, non urla mai. È anche simpatico. Non è bacchettone. Siete più bacchettoni voi di Libero. Avete fatto svenire mio padre quando ha visto la vostra prima pagina con “Chiappetta rossa la trionferà”...».