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 2014  maggio 30 Venerdì calendario

SGARBI: «A SALEMI HO PERSO, GRAZIE A DIO»

Sgarbi ci ha riprovato, ma questa volta a Salemi è andata male.
«Non potevo avere più fortuna: non pensavo di poter perdere, ero sicurissimo di vincere, invece il cielo mi ha protetto».
Della serie: l’ironia ti salverà la vita. Ma cosa è accaduto?
«Non volevo candidarmi, poi ho partecipato a un’assemblea, c’erano circa 300 persone che me lo hanno chiesto in lacrime e ho accettato per spirito di sacrifico e anche un po’ per rivalsa, ammetto».
Rivalsa verso chi?
«Verso quella... della Cancellieri, poi abbiamo visto la fine che ha fatto con la storia di Ligresti. Ha sciolto l’amministrazione per mafia. I ministri del governo Monti hanno votato lo scioglimento senza sapere la ragione. Quando l’ho chiesto a Passera, Ornaghi ecc... mi hanno risposto che non se n’erano accorti, hanno votato a loro insaputa. Pensa che governi abbiamo. Però quando Romano era ministro, proposero di sciogliere il suo comune Belmonte di Mezzagno, lui si oppose e non lo fecero. Salemi è stata cancellata dalla carta geografica e verrà ricordata come una città scomparsa nella quale si può soltanto essere Venuti (Venuti è il cognome del nuovo sindaco)».
Insomma, la longa manus di Renzi ha conquistato anche Salemi.
«Sì, ha vinto il candidato del Pd, con i voti di una parte di Forza Italia in cambio della poltrona di presidente del Consiglio per Scimeni e con l’appoggio dell’Udc di quel Giammarinaro causa dello scioglimento dell’amministrazione. Fantastico direi!».
Ricordiamo che Giammarinaro è l’ex deputato regionale condannato in via definitiva per concussione, sorvegliato speciale fino al 2005, definito nell’inchiesta “tipico esponente della borghesia mafiosa”.
«Bene. Io ho fatto una lista pulita di soli giovani rifiutando ogni offerta di centrosinistra e di centrodestra e il Pd ha vinto anche grazie ai voti di Giammarinaro definito mafioso. Ma va bene così, io voglio salvare la mia anima».
A caval donato non si guarda in bocca, adesso Sgarbi fa il moralista? Intanto Renzi ha stravinto.
«Formidabile, un genio, è riuscito a far percepire di non essere di sinistra».
Una curiosità. Conosce personalmente Dell’Utri detenuto in Libano che ha smarrito la strada del carcere italiano?
«Sì, ma meglio di me lo conoscono Scognamiglio, Diliberto e Umberto Eco con i quali condivide la passione per i libri . Si riunivano mensilmente alla libreria il Rovello di Milano e poi cenavano assieme».
Passione per i libri, l’antiquariato e la mafia, nel caso di Dell’Utri.
«Questo lo ha detto la Cassazione e lo prendiamo per buono. Io sono garantista però un mafioso con il colletto bianco merita 30 anni, non 7».
Conosce anche Clini?
«No. Che storia! Supera l’immaginabile. Questa è gente che lo fa per perversione. E se si è svegliata la Procura di casa mia, Ferrara, notoriamente dormiente, vuol dire che deve averne combinate!».
Sandra Amurri