Fulmini 31/5/2014, 31 maggio 2014
PRECISO
«Cesare è bresciano, e quindi preciso. Ogni partita che c’è in tv la deve vedere. “Amore, è lavoro”, mi dice, ma gli piace che io resti con lui. Io ovviamente lo faccio, però nel frattempo guardo l’iPad» (Novella Benini, compagna del c.t. italiano Cesare Prandelli).
CLAUSURA «Spero che quello del Brasile sia un mondiale magico, con un sapore speciale, anche grazie alle famiglie: è una novità giusta per stemperare le tensioni. Io non credo alla clausura totale» (Riccardo Montolivo).
SESSO «Sesso prima di una competizione? Di me non parlo. Alcuni dicono che si sentono meglio, altri no. Penso che alle donne non faccia bene, ma agli uomini sì» (la saltatrice Antonietta Di Martino).
CAMBIATO «Mi piacerebbe tornare in Italia. Vorrei una squadra che mi aiuti a mettere la testa a posto. So che anch’io devo dimostrare a club e tifosi che sono veramente cambiato. Sono disposto a tutto ma sono davvero cambiato» (Adriano).
EX «Se riesce a trasmettere la sua cura per i dettagli, Inzaghi avrà successo. Ho scoperto che oltre venti di miei ex giocatori sono diventati allenatori» (Marcello Lippi).
SCRIVANIA «Thohir non mi chiama. Moratti gli avrà detto come sono fatto, voglio un progetto. Non escludo un ritorno al Psg, è un amore eterno. Ma oggi penso più al campo che alla scrivania» (Leonardo).
HOLLY E BENJI «Forse è ancora molto attuale e amato nei Paesi in cui il calcio è popolare, e in Giappone e Italia ancora di più. Nel quartiere dove sono nato, a Tokyo, è nata una squadra che ha lo stesso nome di quella di Holly. Oggi Holly è Messi, Benji Buffon. Mark Landers potrebbe essere Cristiano Ronaldo» (il fumettista giapponese Yoichi Takahashi, creatore del celebre cartone Holly e Benji).
RIVOLUZIONARIO «Ho un blog e molti interessi. Diciamo che non mi piace vedere lo sportivo in schemi prefissati. La pallavolo è molto della mia vita. Ma ho anche altro. Ma che più che intellettuale sono un rivoluzionario» (il centrale Matteo Piano, appena passato da Città di Castello a Modena).
PANNOCCHIA «Mi hanno chiesto in regalo un paio di mutande, ma forse perché erano di Armani... In Nuova Zelanda invece mi hanno rubato una pannocchia di mais dal piatto per metterla all’asta su internet» (i fans di David Beckham)