Paolo Siepi, ItaliaOggi 29/5/2014, 29 maggio 2014
PERISCOPIO
Storicamente infondata la bufala di Renzi che sarebbe come Fanfani. Lui guida un partito di centro che guarda a destra. Maurizio Crippa. Il Foglio.
D’Alema: «Non si arriva al 40% senza un partito». Invece senza D’Alema, aiuta. Il Rompi-spread. MF.
Pippo Inzaghi sarà il nuovo allenatore del Milan. Questa volta Dudù non ha voluto rischiare. Spinoza. Il Fatto.
Il carro del vincitore evocato da Ennio Flaiano non basta più per raccogliere tutti i neofiti demorenziani travestiti da antemarcia che sbarcano da ogni dove alla spicciolata, a bordo di zattere di fortuna rigurgitanti di carne umana, ci vuole almeno un cargo. La Marina Militare presidia le coste per prestare ai profughi i primi soccorsi, nella nuova operazione ribattezzata dal Viminale «Matteum Nostrum». La Protezione civile fa sapere che i richiedenti asilo al Nazareno e a Palazzo Chigi verranno alloggiati in strutture provvisorie di raccolta, i Cir (Centri identificazione e riciclaggio), in attesa di essere smistati in ministeri, enti pubblici, banche, municipalizzate, cda sfusi. Nel frattempo, si prega di non spingere. Marco Travaglio. Il Fatto.
Questa tornata elettorale insegna che il massimalismo crea sfiducia e fa perdere le elezioni. Carlo Tognoli, ex sindaco di Milano. Corsera.
Vedo Lupi in tv, che piace, convince e crea consenso. Ma forse piace troppo e ha sollevato l’invidia di alcuni suoi amici nell’ambito di Fi. Paolo Del Debbio, conduttore televisivo. AdnKronos.
La campagna elettorale mi ha rimesso in forze, questo Matteo (Renzi, ndr) mi ha perfino ridato la salute. Pier Luigi Bersani, ex segretario Pd disarcionato da Renzi. Corsera.
La Lega di Salvini ha aumentato i voti con una proposta politica che l’ha messa fuori dal centrodestra. Chapeau per il risultato, ma le sembra che i moderati italiani possano fare un’alleanza con chi ha per modello Marine Le Pen e Alba dorata se non addirittura con i nazisti? Come primo suo atto, Salvini ha detto: ammonisco Fi a non sedersi al tavolo del Ppe. Roberto Formigoni. Il Giornale.
Mario Monti, dopo le prime settimane di governo in cui vara alcuni provvedimenti necessari per salvare il Paese dalla bancarotta, comincia a mostrare tutta la sua inconsistenza politica. L’uomo diventa in breve una sorta di caricatura di quelle élite che ormai si avviano a divenire il bersaglio di una protesta che dilaga in tutt’Europa. E che in Italia si è incarnata nel movimento di Grillo. Ernesto Galli Della Loggia. Corsera.
Un’immagine efficace della recente esplosione demografica è stata elaborata dall’astronomo Heinrich Siedentopf, traducendo nei termini di un anno l’evoluzione di 5 miliardi di anni: il sole nasce a gennaio; a febbraio si forma la terra; in aprile i continenti emergono dall’acqua; a novembre nasce la vegetazione; il regno dei grandi rettili si estingue a Natale; alle ore 23 della notte di San Silvestro nasce l’uomo di Pechino, dieci minuti prima di mezzanotte nasce l’uomo di Neanderthal, e l’intera storia umana occupa l’ultimo mezzo minuto. Nell’ultimo secondo di questo mezzo minuto, gli uomini si moltiplicano per tre (dieci secondi corrispondono a 1.560 anni). Continuando l’esplosione demografica al ritmo attuale, nei prossimi dieci secoli il solo peso dei corpi degli uomini viventi aumenterebbe fino a eguagliare il peso del globo. Alberto Ronchey, Atlante ideologico. Garzanti, 1973
(mfimage) Meglio tacere e sembrare stupidi, che parlare e togliere ogni dubbio. Oscar Wilde.
Una serata storta, quando hai vent’anni, la dimentichi all’indomani. Quando ne hai 40 te la ricordi e lungo e ci rimugini sopra. E questo vale soprattutto a Milano che è una città non facile perché, non solo è diffidente, ma ama anche la qualità. Il cornettista Fabrizio Bosso. la Repubblica.
Sono stato un bambino molto fortunato perché molto fotografato. La nostra di Istanbul era una casa grande, avevo uno zio che viveva in un’ala dell’edificio, un altro zio in un’altra. Era una casa ottomana dove però si viveva in modo parigino. Mio nonno era ingegnere civile, mio padre pure, e tutti si aspettavano da me che facessi lo stesso tipo di professione. Invece io ho scelto di fare lo scrittore. Orhan Pamuk. Nobel per la letteratura. la Repubblica.
Mio marito (il sociologo Guido Martinotti, scomparso nel 2012) mi diceva che ho un pubblico di nostalgici del liceo, essendo stato mio compagno al Beccaria. In realtà mi seguono anche tanti giovani. Solo in Italia, la divulgazione ha un connotato negativo, mentre, per me, condividere la cultura è un impegno civile. Eva Cantarella, Catone faceva ricette. Feltrinelli.
Sono a favore di un uso massiccio di pesticidi nei campi. Un bel piatto di riso e verza un po’ inquinato: meglio che saltare la cena. Maurizio Milani, Saltar per terra causa vino. Wingsbert House.
Saffi racconta che il figlio di un suo vecchio professore si uccise perché bocciato all’esame di latino scritto. Da quel giorno, il vecchio professore visse soltanto per compiere una missione: durante gli esami passava di nascosto a tutti gli allievi la versione latina. Leo Longanesi, Parliamo dell’elefante. Longanesi, 1947.
Usciti da Porta Romana, la carretta verde del lavandaio staccò allegramente il trotto per corso Lodi. Dopo pochi giri di ruote le alte case cittadine si diradarono in cascinali, osterie, botteghe di maniscalchi. L’aria si fece più pulita e la strada, sotto i cerchi, più balzellona. Milano fuggiva all’indietro, ritagliandosi nel tramonto sanguigno come una fucina di ciclopi; e davanti, tra le orecchie del cavallo, la campagna era già nell’opaco brivido della sera. Luigi Santucci, Il velocifero. Mondadori.
Non mi trovo bene nell’ambiente operaio perché non c’è delicatezza, non tengono le distanze. Ti danno subito del tu e ti mettono le mani addosso. Ma con che diritto? Una volta andai a una festa dell’Unità, perché mi è sempre piaciuto ballare. Bene c’era uno, un tramviere che, per parlarmi, doveva, a tutti i costi, mollarmi delle pacche nei fianchi. A un certo punto io gli dico. «Ma lei, scusi, che vuole da me?». Quello resta a bocca aperta, poi mi fa, offeso: «E chi te credi d’esse, er conte Cacca?». Nantas Salvalaggio, Un uomo di carta. Rizzoli, 1968.
Niente più dell’orgasmo, il piacere più effimero, ti dà il senso dell’onnipotenza. Roberto Gervaso. Il Messaggero.
Paolo Siepi, ItaliaOggi 29/5/2014