Goffredo Pistelli, ItaliaOggi 29/5/2014, 29 maggio 2014
ELETTA LA GRILLINA DELLE FOTO OSÈ
Chi è la più bella del reame, uscita dalle urne di domenica? Per incontrarla bisogna andare a Reggio Emilia. Siederà in consiglio comunale e promette che darà filo da torcere al sindaco renziano, Luca Vecchi, successore di Graziano Delrio.
Silvia Incerti, 27 anni, ce l’ha fatta.
Era in lista coi 5stelle. Ha ottenuto 82 preferenze ed è stata promossa. Sarà uno dei sei consiglieri grillini. Qui la lista pentastellata è stata votata da quasi 14 mila elettori, il 17,05%. Silvia Incerti è miss-consiglio-comunale. Se l’Anci, la seriosa associazione dei Comuni guidata da Piero Fassino, deciderà di rilassarsi organizzando un concorso di bellezza, il titolo sarà suo. Alle luci del varietà lei è abituata. Si definiva una prodiana di ferro e cosa fece insieme ad alcune amiche nel 2007 mentre il governo del Professore stava vacillando? Ideò il calendario Sexpolitik con su scritto questo messaggio: «Tieni duro Romano. Noi saremo sempre con te». Firmato Prodi Girls e poi nome e cognome delle 12 supporter che, come nelle partite di football americano, volevano dare una spinta da tifose alla squadra, in questo caso governativa. Con molta audacia. Infatti le Prodi Girls si proponevano in foto artistiche e in atteggiamenti educati ma col seno al vento. Non è dato sapere se il Professore abbia gradito, invece di certo il calendario è andato a ruba, soprattutto nelle terre natali dell’allora presidente del consiglio e delle disinibite ragazze, tra Scandiano e Reggio Emilia.
Di acqua ne è passata sotto i ponti della politica e la bella Silvia Incerti ha abbandonato il prodismo per il grillismo.
Un po’ di militanza ed eccola in lista per il consiglio comunale. E forse anche grazie al ricordo di quel calendario sono fioccate le preferenze. Lei ha in parte tamponato, nella sua città, l’erosione di voti ai 5stelle, diventando quasi un’eroina, tanto che sui siti web che si rifanno a Grillo la sua foto, quasi pudica (corpetto nero su giacca bianca aperta) e col marchio del movimento alle spalle, è circolata a man bassa, insieme ai complimenti. Ma sono circolate anche le altre foto, quelle del calendario. Spiega: «Il governo era in crisi, io avevo 21 anni e facevo la ragazza immagine in una discoteca, ideammo quell’operazione di marketing per cercare di dargli una spinta, volevamo si sapesse che c’erano dei giovani, in questo caso delle ragazze, che sostenevano Prodi, così ci spogliammo per attrarre l’attenzione, come oggi fanno le pussy riot, sì possiamo dire che loro hanno copiato da noi. Perfino la Rai ci dedicò un servizio e arrivò la proposta di un provino per il Grande Fratello, ma rifiutai».
Penita? «Non credo che fare alcune foto osè sia un reato», risponde. «Anzi, in tanti mi hanno scritto: ben vengano belle ragazze all’interno del movimento_ Guardi, non ho nulla da recriminare, non mi scuso con nessuno per quelle foto, fanno parte del mio passato_ D’altra parte, ben peggio ha fatto la Minetti, citandone una a caso_..».
Ha lavorato per un po’ nell’azienda di famiglia, la Kleos, di Canossa (Reggio Emilia). Quando è arrivata la crisi e la cassa integrazione ha preferito trovare occupazione in un pub. Che è poi diventato il quartier generale della sua vincente campagna elettorale: «All’interno del movimento, all’inizio, mi chiamavano «Silvia, quella del calendario...», dice. «Ma è normale: e poi ho vinto le diffidenze, perché bisogna dimostrare ciò che si vale e io penso di averlo fatto. Credo però che nella sfida elettorale essere carina, anche se da solo non basta, di certo non guasti».
Ha puntato sulla sua immagine di ragazza bella e sorridente, più un pizzico di provocazione, sbaragliando i concorrenti. In lista vi erano in 32. Ha vinto il seggio, con la benedizione di Grillo: «Ho avuto la fortuna di aver conosciuto sia Beppe Grillo che Gianroberto Casaleggio», dice. «Beppe è una persona a dir poco fantastica, è così come lo si vede in tv, nei video, genuino, se ti deve dire una cosa, te la dice senza tanti giri di parole, è un grande maestro ed è grazie principalmente a lui che oggi le cose in queste Paese stanno cambiando».
Sul suo sito Facebook annuncia il battagliero programma politico: «Credo di conoscere molto bene alcune dinamiche comunali che mi stanno particolarmente a cuore e per le quali vorrei lottare, questi sprechi inauditi non sono più ammissibili, dagli impianti di pubblica illuminazione agli appalti per le manutenzioni eccetera. C’è odore di tangenti che vanno avanti ormai da decenni. Credo proprio che tutto ciò non sia più ammissibile. Il tema degli sprechi è quello per cui vorrei battermi maggiormente».
Silvia Incerti passa dal calendario agli scranni del consiglio comunale. Da velina a politica il passo può essere breve. Quello che non è riuscito all’altra sexy-candidata del M5S, Marina Adele Pallotto, che nelle Marche (è di Macerata) ha tentato la corsa al seggio europeo. Ha mancato l’obiettivo ma si è difesa bene, ottenendo 2.336 presidenze, quarto posto nella lista grillina della circoscrizione Centro. Se ci riproverà per le comunali avrà buone chance di ripetere l’exploit della sua collega di Reggio Emilia. Di professione fa la maestra (in aspettativa non retribuita), ha 35 anni. Lavora pure come modella e nel sito dell’agenzia Top Model Management si propone col nome d’arte di Stellina, sostenendo di essere attrice, ballerina, modella e cantante. Le sue specialità? Nel curriculum, elenca: «Seminudo-Topless», «Nudo sexy-Playboy», «Nudo soft».
Alle primarie online i grillini hanno votato in massa per lei: 1.571 voti, conquistando il diritto di entrare in lista. Un primo approccio alla politica andato niente male, anche se non è riuscita a staccare il biglietto per Bruxelles. Il problema è che con la candidatura le sue foto osè hanno incominciato a girare sul web e quindi l’ufficio scolastico ha aperto un fascicolo. Troppo trambusto per tornare a insegnare? «Che ci posso fare», si difende, «se sono anche un’artista e una ballerina?». La sua carriera politica non si ferma qui. Commenta così il risultato negativo dei 5stelle: «Il M5S più incazzato e di cui faccio fieramente parte è stato e sarà sempre dalla parte degli astenuti. Non ci ruberanno il sogno. Presto li metteremo alle strette, non facciamoci prendere per il culo dai tanti che ora pontificano»
Goffredo Pistelli, ItaliaOggi 29/5/2014