Valeria Pacelli e Marco Palombi, Il Fatto Quotidiano 29/5/2014, 29 maggio 2014
I 25 ANNI DEL SISTEMA CLINI
È la fine di un regno durato un quarto di secolo. Quello di Corrado Clini, direttore generale al ministero dell’Ambiente dal 1989: ci arrivò in quota Psi (lo volle Giorgio Ruffolo) dopo una breva carriera alla corte di Gianni De Michelis. 25 anni in cui Clini è stato spesso il vero ministro gestendo progetti di bonifica e cooperazione per miliardi di euro. Solo quelli in Montenegro e Sudamerica, su cui indaga la Procura di Roma, valgono 214 milioni. L’ex ministro di Mario Monti - oggi finito ai domiciliari per aver distratto fondi destinati a progetti di cooperazione (dice la Procura di Ferrara) - è stato una potenza, anche internazionale. È il sistema Clini, su cui non tramontava mai il sole.
CORRADO IL CINESE
A Pechino, per dire, il nostro è conosciutissimo: ha incarichi e consulenze con università e istituzioni cinesi. D’altronde coi fondi del suo ministero, i cinesi hanno costruito il loro ministero dell’Ambiente. A Shanghai, invece, c’è il padiglione italiano e altri progetti italiani del “Sino-italian cooperation program” si ritrovano un po’ in tutta la Terra di Mezzo. Spesso, peraltro, il nome del progettista è quello di Mario Occhiuto, architetto con studio a Roma, Pechino e Cosenza, città di cui è sindaco dal 2011 e che governava fino a ieri con l’assessore all’Ambiente Martina Hauser, compagna di Clini (che in città si vedeva spesso, da ministro persino a inaugurare il canile).
CORRADO IL BRASILIANO
Clini ha la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro. Gliel’hanno data per il ruolo che ebbe alla Conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi in città nel giugno 2012: l’allora ministro lavorò all’evento con passione, sia prima che dopo, passando quasi due settimane insieme a Martina Hauser nel lussuoso Hotel Fasano, sulla spiaggia di Ipanema. Anche in Brasile, comunque, il network di Clini funziona nei due sensi: il ministero dell’Ambiente finanzia programmi di cooperazione e l’ex ministro diventa consulente, in questo caso per la sostenibilità ambientale delle Olimpiadi di Rio 2016 (lo fu anche per quelle di Pechino).
CORRADO L’AMERICANO
“Il nostro migliore amico al ministero dell’Ambiente”. Di più. “Un architetto chiave del ponte tra gli Stati Uniti e l’Europa in materia di cambiamenti climatici”. Tra il 2002 e il 2010 sono una ventina i cablo di Wikileaks in cui si parla di Corrado Clini come di un uomo vicino alla sensibilità americana sui temi ambientali: e infatti dal protocollo di Kyoto agli Ogm, spesso le posizioni del nostro hanno collimato con quelle Usa. Nemmeno le aziende italiane - e non solo l’Ilva - hanno avuto di che lamentarsi di Clini. Raccontò un paio d’anni fa L’espresso: “Nel 1995 entra in polemica con Greenpeace, che denunciava collegamenti tra la presenza di diossina nella Laguna e il petrolchimico di Marghera. ‘Non bisogna criminalizzare le aziende che abbiamo costretto a investire miliardi nel disinquinamento’. Pochi mesi dopo i magistrati sequestrarono gli impianti”.
CAV. MARTINA HAUSER
Martina Hauser, classe 1968, ex moglie di un ministro montenegrino e attuale compagna di Clini, ha avuto una carriera fulminea: giovanissima, dopo la laurea alla Luiss, si occupa di investimenti (sostenibili, ovviamente) nell’area dei Balcani; è nel 2004 che sbarca al ministero dell’Ambiente per guidare la “Task Force for Central Eastern Europe” e l’anno dopo - grazie a Carlo Azeglio Ciampi - diventa addirittura Cavaliere del Lavoro. Dal 2010 guida anche altre strutture del dicastero: da quella sull’energia eolica offshore a quella che si occupa di valutare l’inquinamento da fonti fossili e ha programmi di cooperazione in Brasile, Cina e Balcani. Trascinata nell’inchiesta giudiziaria di Roma, dove è indagata per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione col compagno, ieri Martina Hauser ha mollato dimettendosi da assessore a Cosenza. Nella cittadina non ne saranno contenti: sotto la sua guida, infatti, il ministero dell’Ambiente ha spesso sovvenzionato lo sviluppo, sostenibile ça va sans dire, del comune. Va detto che pure a Duino, Trieste, dove la cavalier Hauser risiede in una villetta vista mare, si sono ritrovati 1,6 milioni del ministero dell’Ambiente per ristrutturare costa, paese e relativo porticciolo, quello in cui amava attraccare anche l’ex ministro col suo motoscafo.
L’INCHIESTA DI ROMA
Il pm titolare, Alberto Galanti, vuole chiarire se esista o meno un sistema che permetteva la creazione di un giro di tangenti all’estero: a far iniziare le indagini, infatti, sarebbe stata la segnalazione di una polizia straniera. È per questo che la Guardia di Finanza avrebbe fatto scattare un controllo fiscale su Corrado Clini scoprendo che risultava proprietario di poco o nulla: né una casa, né quote societarie, nulla di nulla, ad eccezione di una Fiat 500. La cosa ha insospettito gli agenti, che hanno coinvolto la Procura di Roma. Risultato: oggi Clini, oltre che a Ferrara, è indagato nella capitale con la compagna (anche per le consulenze ottenute dal ministero) e altre persone. Tra questi alcuni funzionari del dicastero dell’Ambiente che - sospetta il pm - avrebbero favorito una serie di irregolarità.
Valeria Pacelli e Marco Palombi, Il Fatto Quotidiano 29/5/2014