Massimo Gaggi, Sette 25/5/2014, 25 maggio 2014
SE SEI OBESO NON TI ASSUMO
“Too big to hire?”. Troppo grassi per poter essere assunti? In America se lo chiedono – ricalcando uno slogan simile, “too big to fail”, coniato per le banche considerate troppo grandi per lasciarle fallire – gli analisti sui cui tavoli sono appena arrivate due ricerche dalle quali emerge un collegamento tra obesità e disoccupazione in gran parte degli Stati Uniti. I numeri colpiscono: il Texas ha un’economia dinamica, ma nella contea di McAllen, dove la disoccupazione supera il 10 per cento (rispetto al 6,3 per cento medio nazionale) quasi 4 cittadini su 10 sono obesi. Mentre a Boulder, in Colorado, che col 12 per cento di obesi passa per una delle città più “fit” d’America, la disoccupazione è al 5 per cento. A Yakima, invece, regione agricola del sud dello Stato di Washington, che ha il 36 per cento di obesi, la disoccupazione sfiora il 12 per cento. La prima tentazione è quella di liquidare le statistiche compilate dalla Gallup come qualcosa di casuale o, comunque, spiegabile con fattori geografici: l’interno degli Stati Uniti – regioni che hanno perso molti posti di lavoro prima per la meccanizzazione dell’agricoltura, poi per il trasferimento delle produzioni meno sofisticate in Asia – è anche la parte dell’America nella quale trionfano, da sempre, le diete più caloriche. Nelle metropoli lungo le due coste, dove i costumi alimentari sono più equilibrati, le economie sono più dinamiche e diversificate: quindi c’è più lavoro. Ma gli studi su disoccupazione e obesità non sono solo casuali raccolte di dati. Ci sono dietro le ricerche di demografi, psicologi, sociologi e l’impegno di accademie come la Old Dominion University. Dalle cui analisi emerge come la disoccupazione provochi crisi depressive che alimentano abitudini alimentari compulsive: si cerca di annegare la delusione nel cibo. L’America, poi, è piena di “fast food”, soprattutto nelle aree più povere. E il cibo-spazzatura è il più economico, ma anche quello che fa ingrassare di più. Insomma, il rischio obesità per il disoccupato è maggiore. Ma è vero anche che l’obeso fa più fatica a trovare lavoro: in America chi assume non può discriminare per sesso o età, mentre per la stazza fisica le norme sono meno nette. Certe mansioni sono di fatto precluse a un obeso mentre in vari settori i candidati devono rispettare requisiti sanitari federali e sottoporsi a una visita medica: gli obesi spesso nemmeno si presentano ai test.