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 2014  maggio 29 Giovedì calendario

LA SCIENZA STUDIA I VINCITORI MILIONARI


Immaginate di vincere qualche milione di euro. Cosa fate? Estinguete il mutuo, viaggiate, fate beneficenza. E poi? Alcuni casi eclatanti di persone prima baciate dalla fortuna e quindi cadute in disgrazia hanno alimentato la leggenda metropolitana della maledizione della lotteria. I vincitori, si sostiene, corrono un rischio elevato di finire i propri giorni divorziati, depressi e, paradossalmente, poveri. Non credeteci. Psicologi ed economisti stanno ancora raccogliendo dati, ma sono sempre più orientati a credere che vincere sia davvero una fortuna. Il dibattito è partito nel 1978, quando interrogando 22 vincitori a pochi mesi di distanza dall’incasso è emerso che non erano più ottimisti dei vicini di casa. Gli eventi positivi e negativi della vita, si è detto allora, cambiano di poco la nostra felicità complessiva. Ricerche recenti, più rigorose ed estese, però hanno corretto il tiro. La Scuola di economia di Parigi ha appurato che nell’immediato i vincitori soffrono un po’ (per lo stress e per le richieste di amici e parenti) ma nel giro di due anni stanno molto meglio di prima. L’Università di Warwick conferma: il benessere psicologico lì per lì viene turbato, ma ben presto sorpassa quello della popolazione generale. Chi più vince, anzi, meglio sta. La maggior parte delle persone si gode la nuova ricchezza senza sperperarla, assicura anche un’indagine svedese. Il consiglio degli esperti è di rivelare la vincita solo al partner e di aumentare lentamente il tenore di vita, per tenere alla larga gli opportunisti e facilitare l’adattamento iniziale. Ma per dimostrare che l’anonimato è un buon antidoto anche per le cifre da capogiro il New York Times sta reclutando vincitori anonimi. Se rientrate nella categoria, meritatevi la vostra fortuna rispondendo all’appello. La scienza ha bisogno di voi.