Marco Cremonesi, Corriere della Sera 29/5/2014, 29 maggio 2014
GLI ALTRI DE MITA, LA CARICA OVER 80
MILANO — Chi lo sa, forse è una delle soddisfazioni più sublimi. Essere più vicino ai novant’anni che agli ottanta, e spianare senza pietà la contendente, per la cronaca Rosanna Secchiano, ingegnere, un’età che potrebbe farne la bisnipote del vincitore. Che è poi Ciriaco De Mita. Alla meritata età di 86 anni (gli anni si meritano, dicono dalle sue parti), l’ex premier, l’ex segretario diccì, l’ex tutto (l’unica altra carica istituzionale che gli mancava era la presidenza della Repubblica) è diventato sindaco del suo paese, Nusco, 4.280 anime nell’alta Irpinia. L’uomo dei «ragionamenti», l’idolo della capolista piddì Pina Picierno (che sul linguaggio del perpetuo leader democristiano ha fatto pure la tesi di laurea) è un leader con intorno un gruppo di adepti che ne ascoltano il verbo con intatto rispetto. Non tutti, alla stessa età, possono dire lo stesso.
Eppure, la notorietà del leader campano rischia di mettere in ombra altre personalità della stessa tempra. E (quasi) della stessa età. Per esempio, il «dittatore». È lui che si autodefinisce così, e ne ha ben donde. Si chiama Piero Busi, è nato nel 1933, ed è sindaco di Valtorta (Bergamo), in val Brembana, dal 1960. Millenovececentosessanta: l’anno dell’elezi0ne di Kennedy, del governo Tambroni, della censura alla Dolce vita felliniana. Gli è toccato, con dolore suo e dei suoi amministrati, di interrompere l’esperienza. Soltanto perché le leggi non tengono conto del cuore degli elettori: tra il 2004 e il 2009 gli è toccato di farsi da parte per eccesso di elezioni successive. Riportato a zero il tassametro dei mandati, si è ripresentato altre due volte. E ha vinto altre due volte. Personaggio addirittura romantico: «Il mio obiettivo è “rubare” — ha raccontato su queste pagine a Beppe Fumagalli —. Prendo i soldi a chi li ha. L’importante è che non finiscano nelle tasche mie». Un punto di vista da Robin Hood, o almeno da socialista d’antan. Ma lui, è cresciuto nella Democrazia cristiana.
Ci si sposta di un paio di centinaia di chilometri, e ci si imbatte in un altro monumento. Anche se la parola è sbagliata, dato che restituisce un senso di staticità. Luigi Francesconi, 83 anni, è sindaco di Gazzola, nella provincia felice di Piacenza, dal 1963. Insomma, non dalla nascita ma dall’omicidio di Kennedy. Anche lui è sindaco senza soluzione di continuità tranne il quinquennio tra il 2004 e il 2009. «ma guardi che non c’è nessun segreto, solo l’esercizio del buon senso. Io non ho mai fatto neanche un giorno di propaganda». Francesconi continua a essere il più eletto anche quando la comunità cambia pelle. Le statistiche riferiscono che è il paese dal reddito pro capite più alto dell’intera provincia (ricca) di Piacenza, ma non dicono il perché: «Ormai il 50% delle case sono seconde case. Dopo il 1990, è venuta meno la divisione netta tra destra e sinistra (la sua lista era centrista, Dc più Psdi) e al sindaco, parola sua, è toccato solo di «orientare ancora meglio l’equilibrio».