Corriere della Sera 29/5/2014, 29 maggio 2014
ACCORDI E STRATEGIE, IL FIGLIO DEL GURU A FIANCO DI GRILLO
MILANO — Da due a tre. Un passo verso il futuro, seguendo le parole di Gianroberto Casaleggio. Lo stratega l’ha già detto: «Io e Beppe non siamo eterni». E ora i vertici del Movimento si allargano. Complice anche la convalescenza del padre dopo l’intervento subito ad inizio aprile, Davide Casaleggio sta assumendo man mano ruolo e responsabilità sempre più rilevanti all’interno dei Cinque Stelle.
Il figlio dello stratega è stato immortalato ieri al fianco di Grillo nel primo vertice internazionale dei pentastellati, nel primo blitz oltreconfine a Bruxelles, per decidere alleanze e strategie in un momento-chiave per il M5S. Una immagine che apre nuovi scenari, che ri-delinea — senza per questo minare l’asse tra Grillo e Casaleggio — la plancia di comando del Movimento. Casaleggio jr. sta ampliando il suo raggio d’azione e di intervento. Indiscrezioni sostengono che si stia occupando in prima persona da tempo di individuare possibili alleati in Europa: una svolta, una pietra miliare per un Movimento che ha sempre rifiutato (in Italia) di fare sponda con altri partiti politici. Un atto dovuto in parte alle regole del Parlamento Ue e allo stesso tempo una questione sensibile, nevralgica nella gestione dello sviluppo (europeo) dei Cinque Stelle.
«Specializzato nella definizione di modelli di business online, nell’impiego aziendale della Teoria delle Reti e del social network, e nel marketing online», Casaleggio jr è socio fondatore della società di marketing che cura il blog di Grillo. Come il padre ha il web nel dna. Un paio di anni fa ha anche scritto un articolo — «Internet delle cose» — sulla «Harvard Business Review». Ora, si è dedicato insieme a un team di pentastellati a individuare i nomi degli eventuali futuri alleati in Europa. Tra i partiti che potrebbero farne parte circolano i nomi dei polacchi del Kpn, dei cechi dell’Usvit, degli olandesi Christien Unie, dei lituani di Ordine e Giustizia. Ma non solo. Nel toto-alleati nelle ultime ore si fanno largo anche il Partito popolare danese e i tedeschi di Alternative für Deutschland.