Angelica Ratti, ItaliaOggi 28/5/2014, 28 maggio 2014
SULLA PASSERELLA DI CANNES CON UN ABITO DA 175 EURO
Tra le mise delle dive del cinema che hanno sfilato sul tappeto rosso del festival di Cannes, appena concluso, sicuramente la «petite robe» nera indossata dalla giovane attrice francese Barbara Probst (nella foto) è la meno cara che si sia mai vista sulla Croisette e al Palais del Festival.
E ha fatto notizia.
L’ abito nero, corto, con ampia gonna, disegnato da Delphine Collin, stilista di abiti da sposa e collaboratrice di La Redoute, è in vendita a 179 euro sul portale La Redoute, colosso francese delle vendite di abbigliamento su Internet.
La scelta di Barbara Probst, figlia d’arte, e conosciuta dai francesi per il ruolo di Elsa nella serie tv Camping Paradis, ha regalato un quarto d’ora di notorietà al marchio della società che ha sede nella cittadina francese di Roubaix. Barbara Probst era a Cannes per partecipare a una serata speciale dedicata ai talenti. La giovane attrice francese è stata scelta dal regista Benjamin Biolay per interpretare il ruolo da protagonista nel suo primo cortometraggio intitolato Ufficio del turismo, e presentato al Festival di Cannes. E così Barbara Probst ha avuto il «talento» di essersi presentata sul red carpet con il suo abito low-cost, con fiocco, come mai nessuna prima di lei. D’accordo, il suo vestito nero da cocktail fa parte della linea più cara de La Redoute, quella griffata Delphine Manivet, che disegna per il marchio francese anche alcune collezioni capsule.
Tuttavia, resta comunque un abito con un prezzo di gran lunga inferiore alle grandi toilette che le dive hanno sfoggiato dinnanzi al Palais du Festival di Cannes.
La collaborazione con la stilista Manivet permette ora al gigante La Redoute di fare concorrenza alle grandi maison che, in occasione del Festival di Cannes, prendono in affitto nei grandi alberghi della Croisette alcune stanze che adibiscono temporaneamente ad atelier con le proprie creazioni. E dove invitano tutte le star del cinema presenti al Festival ad andarle a provare prima di scegliere l’abito per presentarsi sul tappeto rosso, sotto l’obiettivo di centinaia di fotografi di tutto il mondo. La concorrenza è stata feroce per vestire dive come Nicole Kidman, Monica Bellucci e Salma Hayek. Così, La Redoute ha puntato su Barbara Probst.
Una scommessa. Chi riesce a ottenere una gran cassa mediatica ne beneficia poi dal punto di vista delle vendite e non è costretto a svendere i suoi abiti su Internet. Un imperativo questo, per i dirigenti del gruppo La Redoute che rientra nelle divisioni del polo francese del lusso di Ppr, ora Kering, numero due al mondo dopo Lvmh, che vuole portare La Redoute fuori dal rosso, per non lasciarla sul tappeto.
Angelica Ratti, ItaliaOggi 28/5/2014