Marco A. Capisani, ItaliaOggi 27/5/2014, 27 maggio 2014
UNITÀ SEMPRE IN CRISI
Gli unici che non esultano della vittoria di Matteo Renzi alle ultime elezioni europee sono paradossalmente i giornalisti del quotidiano del Pd: l’Unità. Ieri infatti è slittata ulteriormente l’assemblea dei soci convocata inizialmente per metà maggio e adesso ci sarebbe allo studio una nuova ricapitalizzazione da circa 12 milioni di euro, secondo quanto risulta a ItaliaOggi.
Ma tra i soci nessuno sembra intenzionato a mettere altri soldi nel quotidiano fondato da Antonio Gramsci 90 anni fa. Rimane perciò sempre credibile l’ipotesi di una liquidazione della casa editrice Nie (Nuova iniziativa editoriale). Per questo non sembra giovare molto all’Unità il successo del Pd (che ha raggiunto il 40,8% dei voti) e del suo segretario-premier che, per storia personale, ha forse poco a che vedere con la testata storica del Pci. Peccato perché a inizio giugno partiranno le iniziative per il rilancio della testata: il 3 giugno uscirà un supplemento di 96 pagine su Enrico Berlinguer e l’11 giugno (anniversario della sua morte) il libro In auto con Berlinguer, scritto dall’autista del leader del Pci.
Alla Nie, intanto, sarebbe in uscita l’amministratore delegato Fabrizio Meli che rimarrebbe solo fino a che non verrà formalmente deciso il destino del giornale diretto da Luca Landò. La prossima assemblea degli azionisti è in calendario per il 5 giugno e tutti gli occhi saranno puntati quel giorno sull’azionista di riferimento Matteo Fago (al 51%), l’unico che potrebbe essere disposto a farsi carico dell’Unità guidando una nuova società per continuare a pubblicare il giornale. Anche gli occhi dei giornalisti saranno puntati sui principali azionisti e la redazione ha già ventilato due giorni di sciopero, nel caso i soci non dovessero prendere una decisione definitiva. «Con maggio finisce il nostro contratto di solidarietà attuale e noi ci ritroveremo in mare aperto, l’azienda avrà mano libera», hanno protestato dalla redazione. «Ad aprile ci è arrivata la notizia di una possibile liquidazione della Nie, ma ci hanno detto che il giornale avrebbe probabilmente continuato la pubblicazione con un’altra società. Quando però abbiamo chiesto chiarimenti non c’è stata risposta. Dal Pd ci dicono solo che si sta lavorando».
Almeno un punto favorevole comunque c’è: entro giovedì prossimo dovrebbe arrivare lo stipendio arretrato di aprile.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi 27/5/2014