Valerio Palmieri, Chi 28/5/2014, 28 maggio 2014
ELISABETTA CANALIS – SARÀ MAMMA IN AUTUNNO
La notizia è clamorosa e solo “Chi” è in grado di confermarla: Elisabetta Canalis aspetta un bambino. Una gioia che la showgirl sta condividendo con il compagno Brian Perri, il chirurgo spinale che sembra uscito da Grey’s Anatomy e che, da quasi un anno, colora le sue giornate. «Viviamo insieme da sei mesi, questa mattina mi sono svegliata all’alba per accompagnarlo al lavoro, ha la macchina rotta, e vi assicuro che questo è amore (ride, ndr)». Brian, oltre ad operare la colonna vertebrale, sembra un asso nei cuori feriti, visto il lavoro che ha fatto sulla Canalis. Dopo amori sofferti, come quello con Bobo Vieri, o troppo mediatici, come quello con Clooney, Elisabetta si prepara a vivere il momento più emozionante della sua vita. E lo fa con il nostro giornale, iniziando a parlare proprio di bambini, quelli meno fortunati. «Ho avuto l’onore di essere scelta dall’Unicef per lanciare la campagna “100% vacciniamoli tutti”, che vuole portare i vaccini di base, quelli che fanno la differenza fra la vita e la morte, a tutti i bambini del mondo».
Domanda. Partiamo da questo nuovo impegno benefico, poi arriveremo a lei.
Risposta. «Ogni 20 secondi muore un bambino perché circa un quinto della popolazione infantile mondiale non riceve questi vaccini. Per evitare che ciò accada deve suonare un campanello d’allarme, che è il simbolo della campagna, alla quale ognuno di noi può contribuire su vacciniamolitutti.it. Voglio portare il mio aiuto sul campo, “sporcarmi” le mani e fare la mia parte ancora più concretamente».
D. Qual è l’obiettivo finale?
R. «Riuscire a vaccinare anche quel 20 per cento di bimbi che muoiono a causa di difterite, tetano, pertosse, morbillo in zone remote e disagiate del mondo, e raggiungere il traguardo di salvare, entro il 2020, venticinque milioni di bambini».
D. A che cosa si deve questa sua coscienza sociale?
R, «Un anno fa mi venne proposto di andare a visitare alcuni campi profughi (per il programma di Raiuno Mission, ndr) ma, per diversi motivi, la cosa non si fece. Iniziai, però, a interessarmi a questi temi, anche sui social network. Entrai in contatto con un ragazzo, Andrea Iacomini (portavoce di Unicef Italia, ndr), che pubblicava costantemente notizie sulla condizione dei bambini dei Paesi poveri. Un giorno mi ha chiesto se ero disposta a impegnarmi. Ed eccomi qui».
D. A Hollywood ha frequentato molte persone, una in particolare, George Clooney, impegnate a difendere i diritti civili.
R. «Sono diversi gli attori che mettono la loro fama e il loro tempo a disposizione dei più deboli. In particolare mi ha colpito Angelina Jolie, che è diventata ambasciatrice dell’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite e ha portato aiuti e sostegno in luoghi critici come Cambogia, Sierra Leone, Pakistan, Haid, Siria, Iraq».
D. Ha avuto anche esempi più vicini della Jolie, dicevamo.
R. «Sì, sono stata con qualcuno che si impegnava per gli altri, ma stiamo parlando di un discorso più ampio, che coinvolge più persone e associazioni come l’Unicef».
D. Finora ha partecipato a campagne a favore degli animali, come quella di Peta contro le pellicce, per la quale ha posato nuda. È la prima volta che si occupa di bambini?
R. «Il mio impegno per i più piccoli va di pari passo con la difesa degli animali. Anzi, voglio segnalare l’associazione Lida di Olbia (www.lidaolbia.it), che offre rifugio a tantissimi cani e sta lottando per sopravvivere. Mi sono sempre occupata anche di bambini, ma in privato, aiutando alcuni orfanotrofi italiani. Difendere i più piccoli vuol dire difendere il nostro futuro».
D. Lo sta facendo, visto che stiamo ufficializzando la sua gravidanza, anche se lei preferisce non commentare.
R. «Spesso ho detto di non avere l’istinto materno, ma le cose sono cambiate. Sono cresciuta e ho lasciato aperta la possibilità di diventare mamma».
D. Prendersi cura del fidanzato è già stato un buon punto di partenza.
R. «Sì, è come se avessi già un figlio (ride, ndr), ma lui potrebbe dire lo stesso di me. La nostra è una storia importante, ci sono tutti i presupposti per un futuro insieme».
D. Ha sempre cercato l’uomo forte che la accudisse.
R. «Sì, perché ho sempre pensato di averne bisogno. Ma sono anche molto “mamma” con le persone che amo».
D. Il gossip italiano continua a seguirla insistentemente anche adesso che ci ha lasciati per andare a Los Angeles.
R. «Non vi ho lasciati (ride, ndr), sta scherzando? Sono partita per lavoro e per conoscere meglio gli Stati Uniti. Ma ora resto qui al 90 per cento solo per motivi di cuore».
D. Se non ci fosse Brian tornerebbe in Italia?
R. «Sì, starei di più nel mio Paese. Amo l’Italia e amo la mia Sardegna prima di qualsiasi cosa e, così come ho fatto per Zelig qualche mese fa, non ho problemi a tornare, non solo per vedere i miei genitori, ma anche per lavoro».
D. Ha detto che in questi anni è cambiato il suo modo di vedere l’amore: prima pensava che l’indifferenza fosse un modo di manifestarlo, invece ora vuole attestati più evidenti.
R. «Sono cresciuta, oggi se un uomo vuole avere amore da me deve mostrare dei sentimenti. Prima vivevo un’idea più immatura e superficiale dei rapporti, cercavo attenzioni da parte dell’altro come se fosse una missione e davo per scontato che non me ne desse. Ma ho perso interesse per chi non mi dà niente».
D. Quando finì il suo legame con George Clooney, ci disse: “Ho sempre vissuto la fine di una storia come un fallimento personale”. Come ha vissuto, invece, la notizia delle sue imminenti nozze con Amal Alamuddin?
R. «Non posso che fargli i miei migliori auguri».
D. E del suo matrimonio con Brian, quando ne parliamo?
R. «Spero di poterne parlare un giorno, penso di aver trovato la persona giusta per me e spero di esserlo io per lui, ho delle belle sensazioni».
D. Abbiamo letto che vuole cancellare alcuni dei suoi tatuaggi, un taglio al passato?
R. «No, è una cosa che voglio fare a livello estetico, non rinnego nulla, ma mi sono stufata di vederne alcuni».
D. Tipo “Pain is love”, l’amore è dolore?
R. «Era il titolo di una canzone, dovrei toglierlo perché non ha portato benissimo (ride, ndr), l’ho fatto a 25 anni ed era riferito a cose passate, era un momento della mia vita. A volte metti sulla pelle dei ricordi ma, quando sei felice, li rivedi e ti domandi: “Perché?”».
D. A proposito di ferite, è sempre sembrata una donna forte, ma al tempo stesso fragile.
R. «Fa parte della mia personalità, ho sempre ammesso di essere insicura, il fatto di apparire spavalda era una difesa. Tante persone che appaiono dure o aggressive nascondono debolezze e insicurezze. Ma, solitamente, chi è veramente sicuro appare calmo, non ha bisogno di ostentare un carattere forte».
D. Qual è il segreto per sopravvivere al successo?
R. «Lo chiede a me che sono andata a vivere a Los Angeles? Ho preso il bello del mio lavoro e ho lasciato indietro le pressioni che c’erano sulla mia vita privata in Italia».
D. Si terrà le sue insicurezze?
R. «Ho trovato una persona che mi ha aiutata a superarle, è il mio uomo. Quando sei pronta ad avere un rapporto dopo esserti concentrata su te stessa, lasci che la persona che ami ti faccia da guida. Brian e io ci completiamo, lui è uno che ragiona molto e arriva alla soluzione di un problema senza scaldarsi mentre io vado per estremi. È molto buono, io vedo delle cose che lui non vede, ma in realtà è soltanto saggio e riesce a farmi riflettere di più».
D. Ci crediamo che è tranquillo: vive a Los Angeles, fa il chirurgo e sta con la Canalis, dovrebbe essere scontento?
R. «Guardi che ho un bel caratterino (ride, ndr), penso di dare tanto, ma bisogna anche sopportarmi. Sono impegnativa, una rompiscatole, ma Brian sta tirando fuori il meglio di me. Cos’altro posso volere?».