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 2014  maggio 28 Mercoledì calendario

MIRCO: «ORA VOGLIO RECITARE»


L’INTERVISTA
«Oggi è una data memorabile. Per me si apre una nuova vita: mi sento più forte, sicuro e motivato a credere nei miei sogni». A dispetto dell’apparenza, Mirco Petrilli, vincitore del Grande Fratello 13, non è uno che vola basso. Anzi. Sa benissimo dove vuole arrivare. «Voglio diventare attore comico: mi iscriverò a una scuola di recitazione per affrontare la sfida al meglio», chiarisce il contadino 28enne di Lariano, il giorno successivo alla finalissima condotta da Alessia Marcuzzi su Canale 5. Appuntamento che, per la cronaca, ha tenuto incollati alla tv 4 milioni e 708 mila italiani, equivalenti al 24.25% di share, il 20% in più rispetto alla precedente stagione.
«Dati alla mano, la tredicesima edizione del Grande Fratello è stata un successo, con una media del 19,20% di share e 4.124.000 di telespettatori, 180 milioni di pagine viste sul sito ufficiale e oltre un milione di tweet», commenta il direttore di Canale 5, Giancarlo Scheri, già pronto a lavorare al prossimo GF. Insomma, chi dava per spacciato il “papà dei reality” si deve ricredere. Ma quali sono le ragioni alla base del nuovo boom? Paolo Bassetti, presidente di Endemol Italia, non ha dubbi: «Questa edizione ha fatto divertire con leggerezza, ma anche riflettere su tematiche importanti e d’attualità».
Mirco Petrilli, a chi dedica la vittoria?
«A mio padre e a mia madre: hanno sempre creduto in me e mi hanno appoggiato in questa avventura».
Si aspettava di vincere?
«Ovviamente no, ma ammetto di averci creduto fino in fondo. Credo di essere stato premiato per il carattere allegro e solare, per la semplicità e per l’onestà. Nonché per l’attaccamento che, da contadino, ho sempre dimostro verso la terra».
Nessun rimpianto?
«Mi spiace solo di non aver conquistato il cuore di Modestina. Ma non mi arrendo...».
Quali sono state le principali difficoltà in questi tre mesi di reclusione nella casa del GF?
«L’aspetto più faticoso è stato aprirmi con gli altri gieffini: mi pesavano la mia scarsa cultura e la mia incapacità di parlare bene. E quando mi sentivo a disagio, ripensavo alla mia difficile infanzia, con il risultato di abbattermi ulteriormente. Per fortuna, però, i compagni di casa mi hanno accettato subito, dandomi la forza per affrontare i momenti di debolezza».
Chi deve ringraziare, in particolare?
«Mi hanno sostenuto soprattutto Roberto, Chicca, Modestina, Giovanni e Samba».
Che cosa farà con il premio di 250mila euro?
«Il mio sogno è diventare attore comico: mi impegnerò a fondo, ma se dovessi fallire investirò i soldi nell’azienda agricola di famiglia per rinnovarla ».
Ha degli artisti di riferimento?
«Roberto Benigni e Adriano Celentano».
Come si aspetta cambierà la sua vita?
«Mi sembra di vivere in una favola! Ho già iniziato ad assaporare il gusto della popolarità: ho firmato autografi, scattato foto. In una parola, ho percepito l’affetto del pubblico. Nei prossimi mesi spero di essere invitato nelle discoteche di tutta Italia per conoscere dal vivo i miei fan».